Dopo le proteste sull’aumento del pedaggio Padova-Mestre, la Regione Veneto batte un colpo

Zaia: «per i Veneti abolizione o drastica diminuzione del costo del pedaggio».

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Le vigorose proteste sollevatesi all’indomani dell’aumento dei pedaggio per la percorrenza del tratto Padova-Mestre della Cav(Concessioni Autostradali Venete spa) ha “stimolato” il governatore del Veneto, Luca Zaia, ad intervenire: «il 10 gennaio presenteremo al ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, il progetto che prevede la trasformazione radicale della CAV in CAV 2.0, attraverso la liberalizzazione di un miliardo di investimenti senza più pesare sulle casse dello Stato e una completa autonomia della concessionaria in termini di bilancio, gestione, leve tariffarie. E, quel che più conta per i Veneti, l’abolizione o una drastica diminuzione dei pedaggi per tutte le tratte originedestinazione all’interno del perimetro della stessa tratta gestita dalla CAV».

Zaia puntualizza: «tanto per chiarire, chi percorrerà la Padova-Marghera o non pagherà nulla, o pagherà un pedaggio ridottissimo unicamente legato ai costi di gestione. Il progetto non nasce oggi, ma ci stiamo lavorando da oltre un anno, contando anche sulle ottime performances di CAV che ha un bilancio in perfetto ordine, manutenzioni a regola l’arte e, attraverso un prestito internazionale, si sta pagando da sola tutti gli investimenti. Non si tratta di una reazione alle notizie di giornata: tanto è vero che il piano era stato inserito nella manovra 2020 attraverso due emendamenti che il Parlamento ha ritenuto, però, di bocciare. Reitereremo il progetto al Ministro fra pochi giorni, perché il nostro progetto deve essere, ovviamente, concordato con MIT e MEF ed essere in linea con le norme UE».

Zaia ricorda come «CAV ha già liberalizzato alcune tratte, come la tangenziale di Mestre e la bretella per l’aeroporto e, come ci ha autorizzato recentemente il Ministero, renderemo permanente per un altro anno ancora l’agevolazione tariffaria fra le stazioni Mirano/Dolo e Padova Est (con Mirano-Dolo e Mira-Oriago comprese, ovviamente, nell’agevolazione). Ma a noi non basta: vogliamo un’armonizzazione totale in questa direzione per tutti i Veneti residenti in zona, i quali, per esigenze di lavoro, salute, famiglia, ecc. hanno necessità di muoversi nell’area gestita da CAV».

Si vedrà cosa deciderà il ministero cui tocca l’ultima parola.

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