I cervelli in fuga del Bellunese a Santo Stefano di Cadore l’VIII incontro promosso dall’Associazione Bellunesi nel Mondo

La community di Bellunoradici.net si è confrontata nel convegno “Un mondo di ingegneri informatici. Professionisti bellunesi a confronto in un’era digitale”. 

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associazione bellunesi nel mondo
I partecipanti al convegno sui cervelli in fuga dal Bellunese.

Su iniziativa dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e della community di Bellunoradici.net si è tenuto il consueto incontro natalizio arrivato quest’anno all’ottava edizione, con un convegno dedicato nuovamente agli ingegneri, data la vastità delle specializzazioni che offre, sul tema “Un mondo di ingegneri informatici. Professionisti bellunesi a confronto in un’era digitale”.

L’evento si è svolto nella Sala delle Regole di S. Stefano di Cadore, comune cadorino sede di una delle società digitali più importanti sul panorama nazionale, la DBA Group, dei fratelli De Bettin.

L’incontro, presentato dal direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Marco Crepaz, è stato aperto dai saluti del sindaco, Oscar Meneghetti. Gli ha fatto seguito il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona, il quale ha salutato i presenti e introdotto la società che ha sponsorizzato l’evento, la DBA Group. Ha informato che la community di Bellunoradici.net ha superato i mille iscritti ed ha riferito su alcune iniziative in corso, in collaborazione con la Regione Veneto, la quale ha avviato un osservatorio dei giovani che emigrano, e sul progettoGrow”, lo sportello virtuale per mettere in contatto i cervelli in fuga bellunesi con le aziende locali, lanciato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo in collaborazione con altri enti.

È intervenuto, quindi, l’ing. Francesco De Bettin, in rappresentanza della società di famiglia, lieto di essere lo sponsor dell’incontro. A lui il compito di illustrare “DBA Group – Tra passato e futuro nell’era digitale”, una società che ha riunito i vari settori a S. Stefano, dove la famiglia opera da generazioni e dove l’azienda è cresciuta tanto da raggiungere nell’ultimo bilancio, dopo circa trent’anni di fondazione, 75 milioni di euro di fatturato. «Siamo orgogliosi di essere comelicesi – ha affermato De Bettin – ed io ho mantenuto la residenza a Costalissoio, nella casa dei nonni». Ciò che ha consentito a DBA di portare la cabina di regia in montagna, è stata la svolta creata dal digitale e dalla professionalità dei circa 650 dipendenti, la maggior parte dei quali ingegneri.

Quotata in Borsa dal 2017, DBA opera attraverso 14 sedi italiane e 9 estere, coprendo settori diversi tra loro, tra cui architettura, ingegneria, programmi e progetti direzionali, logistica e trasporto, politica ambientale, energia, sicurezza, tecnologia relativa alla comunicazione e informatica. La presenza è sul mercato nazionale e internazionale, ma non con stabilimenti decentrati: la società esporta “sapere”, che viene prodotto direttamente nei luoghi ai quali è destinato. Ma lungi dal ritenersi arrivati, ora i fratelli De Bettin puntano sul mercato cinese, sulla “Nuova via della seta”, la quale, con i suoi 35 interporti e 58 porti, rappresenta una nuova grande sfida, che potrebbe aumentare ad alcune migliaia il numero dei dipendenti, offrendo impiego anche ai giovani professionisti bellunesi e italiani che hanno dovuto recarsi all’estero.

Sono poi intervenuti i testimonial di Bellunoradici.net. Il primo a portare la sua esperienza, è stato l’ing. Paolo Sebben, di Zurigo (Svizzera), il quale nel 2018 ha vinto il “Prosperity Award”. Egli ha illustrato lo studio “Ecosistema nelle Dolomiti”. Già noto a Belluno, dove aveva già presentato la “Smart city”, la città ecocompatibile, che nel caso di Belluno, potrebbe diventare “Smart provincia”, l’ing. Sebben, il cui padre è originario di Fonzaso, ha affermato che soltanto quando l’economia funziona, si possono fare dei progetti, e i progetti si fanno se è possibile utilizzare i mezzi digitali; la digitalizzazione, concetto già espresso da Leibniz, nel Medioevo, potrebbe raccorciare le distanze tra casa e lavoro, ottimizzando il rapporto. Anche il pensiero lineare è deleterio, per il progresso, bisogna pensare a nuove start up, innovative, come avviene, per esempio, a Zurigo, dove una vecchia centrale viene usata per elaborare nuove proposte dedicate all’ecosistema.

L’ing. Silvia Del Din, agordina, emigrata a Newcastle (Gran Bretagna), dove ha un dottorato in Bio-Ingegneria, ha sviluppato il tema “Medicina digitale. Un connubio vincente”. Applicando l’ingegneria informatica in campo medico, si possono valutare le connessioni tra movimento e cervello, arrivando a sorprendenti conclusioni. La nostra camminata, se studiata con strumentazione digitale, può predire anche l’insorgenza di gravi malattie, come per esempio il morbo di Parkinson.

Ha concluso la serie di interventi l’avv. Milena Piasente, dirigente del ministero dell’Economia e delle Finanze, originaria di Lamon, la quale si divide tra Roma e Bruxelles. Suo, il tema “Applicazioni digitali nella fiscalità”. L’avv. Piasente ha affermato che l’evoluzione digitale permetterà di avere uno spessore sovranazionale. Lo sviluppo digitale, nel sistema fiscale, porterà ad una semplificazione e modernizzazione del sistema stesso, grazie, per esempio, alle dichiarazioni telematiche. Favorirà la lotta alla frode fiscale, che il Presidente Mattarella ha recentemente definito “grave e indecente”, e consentirà l’adeguamento alla nuova economia.

Conclusa la serie di interventi, il sindaco di Vigo di Cadore, Mauro Da Rin, ha proposto un paio di canzoni del suo recente Cd, molto apprezzate dal pubblico. È, quindi, intervenuto Mattia Baldovin, presidente della nuova Consulta Giovani del Cadore, il quale ammette l’importanza dell’esperienza all’estero, ma raccomanda anche di creare la possibilità ai giovani di poter rientrare, per occuparsi del proprio territorio.

È seguita la carrellata dei membri della community, i quali hanno presentato le loro attività: Franco Vecchiato, Andrea Da Ronch, Laura De Tomas, Alberto Balzan, Stefania Dal Fabbro, Antonella Spada, Christian Mairan Pocchiesa, Mattia Dal Borgo e Luisa Doro.

Ha concluso il prof. Giancandido De Martin, professore emerito e già preside della Luiss Guido Carli di Roma, ribadendo la validità e le potenzialità di Bellunoradici.net, e ricordando il compianto segretario Patrizio De Martin.

A concludere un momento conviviale offerto da DBA Group.

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