Per le elezioni in Emilia Romagna scendono in campo professionisti, imprenditori, sindaci e amministratori di esperienza che costituiscono la base della lista civica “Borgonzoni Presidente” a supporto della candidatura della leghista Lucia Borgonzoni alla guida della Regione, che ad aggiungersi alle liste della Lega, Fi, Fdi, Cambiamo–Popolo della famiglia e Giovani e ambiente.
Si tratta di una squadra dei 51 candidati della lista civica “Borgonzoni presidente, rete civica Progetto Emilia Romagna”, con il sindaco di Coriano, Domenica Spinelli, portavoce del gruppo “Progetto Emilia Romagna”, rete civica regionale confluita nella lista a sostegno di Borgonzoni. «Le nostre liste civiche sono realmente tali. Il mondo civico è una grande risorsa che spesso consente di arrivare laddove la politica a volte fatica maggiormente ad arrivare – sottolinea Spinelli -. E questo, in una regione che ha superato il 60% di astenuti alle ultime elezioni, rappresenta un grande valore aggiunto».
«Ringrazio chi, da diversi mondi e settori, ha scelto di appoggiare il nostro progetto, portando il proprio contributo programmatico» ha detto Borgonzoni evidenziando le priorità: della formazione: «taglio netto della burocrazia e delle tasse, riduzione delle liste d’attesa in sanità, equità sociale. Basta cittadini di serie A e di serie B, deve vincere il merito». A questo riguardo, Borgonzoni ha manifestato l’assoluta volontà di affidarsi a «persone giuste nei posti giusti. Per avere piena operatività da subito. Dal 27 gennaio vogliamo portare il cambiamento, quello positivo e quello vero, e iniziare immediatamente a lavorare per il bene degli emiliano romagnoli e dell’Emilia Romagna, che è di tutti».
«Noi amministratori civici siamo abituati ad amministrare il territorio in maniera pragmatica, a diretto contatto con i cittadini – ha detto il sindaco Spinelli -. Dall’ incontro con Lucia abbiamo subito capito che il suo modo diretto, dinamico e sinergico di intendere il rapporto con i territori rispecchia esigenze e modo di lavorare di noi amministratori, abituati a dare risposte immediate ai cittadini su temi come sanità, ambiente, servizi. E spesso ci troviamo a fronteggiare la burocrazia e gli ostacoli imposti dall’amministrazione regionale Pd».
Due esempi su tutti secondo Spinelli: «come comune con inceneritore, i nostri cittadini si sono impegnati per la raccolta differenziata senza avere dalla Regione alcun riconoscimento. E sulle politiche urbanistiche la Regione ha preteso un adeguamento alla nuova disciplina che arriverà a imporre ai comuni costi dell’ordine di 150-200.000 euro, minacciando molti privati di tagliare le concessioni edilizie, con grave danno per i comuni che perderanno gli oneri di urbanizzazione, con cui oggi garantiscono preziosi servizi ai cittadini».
Sulla richiesta dell’autonomia differenziata per l’Emilia Romagna avanzata da Stefano Bonaccini, Lucia Borgonzoni, se vincerà le elezioni, ha intenzione di «andare avanti, perché ha ricadute positive sul territorio. Anche se il dossier sarà rivisto: «dobbiamo analizzare anche le deleghe non richieste – ha detto – in particolare sulla sanità e sulla scuola, secondo l’impostazione di Lombardia e Veneto che è migliore».
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