Pil Italia: il rapporto Prometeia rivede stima 2020 (+0,5%) al ribasso

2020 in rialzo di solo 0,5%. Tornerà a sfiorare cifra tonda solamente nel 2022. 

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rapporto prometeia grafico indice calo giallo

Il rapporto Prometeia, nella sua edizione di dicembre sulle previsioni macroeconomiche, rivede al rialzo il Pil per il 2019 a +0,2% (da +0,1% di settembre), e al ribasso per il 2020 a +0,5% (rispetto al +0,6% precedente).

Sull’andamento economico pesa ancora una volta «l’incertezza politico-economica: frizioni nella maggioranza e partite non ancora definite come Ilva e Alitalia». La ripresa del Pil, secondo il rapporto Prometeia, tornerà a sfiorare cifra tonda(+0,9%) solo nel 2022, senza comunque raggiungere i livelli pre-crisi 2007 su tutti i principali indicatori macroeconomici. Di fatto, l’Italia si conferma di gran lunga fanalino di coda del convoglio europeo che ha già largamente superato il livello di precrisi.

Un sostegno alla crescita nel 2020, secondo il rapporto Prometeia, non arriverà da una vera manovra espansiva ma da una ricomposizione delle poste di bilancio. Le famiglie risulteranno favorite dagli effetti redistribuitivi di alcune nuove misure, come la riduzione del cuneo fiscale e alcuni trasferimenti.

Nel rapporto Prometeia si evidenzia che la politica di bilancio sarà «modestamente espansiva», sostenendo il Pil dello 0,1% nel 2020: l’aumento della spesa sarà «parzialmente finanziato da maggiori imposte». La previsione è di un deficit/Pil al 2,3% (stima attuale Governo: 2,2%). Nel contesto globale, è previsto un Pil per il 2019 a +3% e nel 2020 un rallentamento a +2,6%.

La ripresa dei colloqui Usa-Cina ha alleggerito le tensioni mondiali, con i mercati finanziari che scommettono sull’accordo tra le due grandi potenze. Ma permangono frizioni che coinvolgono anche altri paesi e contribuiscono a mantenere relativamente bassa la crescita del commercio mondiale. Nell’area euro viene confermata una crescita moderata con il Pil per il 2019 stimato a +1,2% e nel 2020 a +1,1%.

Il settore industriale è ancora in difficoltà, con produzione in calo soprattutto in Germania, dove nel 2020 è prevista una leggera espansione fiscale. Negli Stati Uniti la stima per il 2019 vede il Pil a +2,3% e nel 2020: +1,5%; in Cina il Pil 2019 a +6,2% e nel 2020: +5,1%. Il debito pubblico americano supererà il 110% nel 2020, in Cina il debito totale dell’economia ha già raggiunto il 300%.

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