Autonomia: il Presidente della Repubblica Mattarella la auspica e le regioni reagiscono

Zaia: «il governo colga il monito del Presidente». Boccia: «nessun passo indietro sull’autonomia». 

0
1155
autonomia
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il governatore del Veneto, Luca Zaia

L’autonomia delle Regioni, secondo il giudizio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella espresso in occasione degli auguri al Quirinale con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile, «rappresenta un valore costituzionale e apporta un contributo di grande rilievo che qualifica l’unità nazionale».

Un assist immediatamente colto dal governatore del Veneto, Luca Zaia: «condivido e ringrazio il Presidente della Repubblica, perché da raffinato costituzionalista spiega bene che l’autonomia non è l’invenzione di qualche audace, come qualcuno all’interno del governo continua a volerla interpretare, ma un diritto previsto dalla Carta fondamentale della Repubblica»

Per Zaia «è scandaloso che 2.328.494 cittadini veneti non abbiano ancora avuto risposta. Ha ragione il Capo dello Statoa dire che l’autonomia è coesione, come eminenti studiosi, gli esperti della nostra delegazione trattante e io stesso andiamo ripetendo da anni e anni: il centralismo è centrifugo, il federalismo è centripeto. Il movimento centrifugo dilania i Paesi, il movimento centrifugo li unisce. Il governo colga nella sua interezza e nella sua assoluta autorevolezza questo monito del Presidente della Repubblica – conclude Zaia – e ci convochi con la massima urgenza a firmare le intese».

Da parte sua, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, riafferma la volontà di proseguire: «dopo tre mesi di lavoro, tutte le Regioni, di ogni colore politico, del Nord e del Sud, sono sedute al tavolo dell’autonomia differenziata e hanno condiviso, con il meccanismo di una legge quadro, un perimetro comune da rispettare in caso di firma delle intese. Questo è il nodo politico rilevante e non ho nessuna intenzione di fare alcun passo indietro perché significherebbe tornare al caos per il caos».

Secondo Boccia «con il disegno di legge quadro abbiamo voluto interpretare l’autonomia come sussidiarietà e fare della perequazione infrastrutturale la vera sfida che le Regioni hanno colto, inserendo come vincolo di priorità le aree meno sviluppate del Paese, il Sud, le aree interne, le aree di montagna, tutte le aree a rischio spopolamento». «Se non si danno a quei cittadini delle risposte chiare – ha sottolineano il ministro – a causa di liturgie politiche che nulla hanno a che fare con l’autonomia, avremo perso un’occasione per rendere lo Stato più forte e, finalmente, più snello».

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, consultate i canali social:

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata