Italia-Asean: focus sulle potenzialità di export

Incontro promosso da Confindustria Vicenza, realtà più forte in Veneto con 136,6 milioni di euro. E’ di 16 miliardi di euro l'interscambio dell'Italia con i 10 paesi dell'area Asean. 

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Confindustria Vicenza, in collaborazione con l’associazione Italia-Asean, ha promosso un forum per valutare le possibilità dell’export verso i 10 mercati che compongono l’area del SudEst Asiatico (Asean) che rappresentanto, grazie ad una fitta rete di accordi commerciali, un hub che può coprire tutta la regione Asia-Pacifico.

E’ pari a 16 miliardi di euro (dati Ceic-Istat 2018) l’interscambio dell’Italia con i 10 paesi dell’area Asean, pari all’1,8% del totale, e in aumento dell’1,3% rispetto al 2008 con un saldo commerciale negativo per l’Italia (-285 milioni nel 2018) ha detto Gregorio De Felice, responsabile della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, e il Vicentino è la primaprovincia del Veneto per valore dell’export, con 136,6 milioni di euro, che esporta quasi quanto tutto il resto del Veneto, rappresentando il 46,12% dell’intero export regionale, con un saldo commerciale in attivo di 84,6 milioni di euro (negativo il saldo commerciale delle altre 6 province venete per 83,4 milioni). Vicenza è anche una delle province più attive d’Italia: tra le prime 10 maggiori esportatici del Paese, è alle spalle solo a Milano, e precede Torino, Bologna e Firenze.

L’interscambio con l’area Asean-6 è preponderante (15,5 miliardi di euro) ed è maggiore di quello con l’India (9,5 miliardi di euro nel 2018). L’Italia ha un deficit principalmente nei confronti di Vietnam, Indonesia, Thailandia. Quanto agli investimenti diretti (Ide) nell’area, l’Italia è ancora molto indietro, anche se la quota di investimenti italiani è raddoppiata tra il 2013 e il 2017: «rimane allo 0,9% del totale, e rappresenta un quarto degli investimenti francesi e un quinto di quelli tedeschi – ha ricordato De Felice -. Eppure l’Asean rappresenta un’interessante opportunità per il settore economico-produttivo italiano. E’ la quinta economia mondiale, conta una popolazione doppia rispetto all’area euro e le prospettive di medio-lungo termine sono positive».

I punti di forza dei paesi Asean, ha illustrato De Felice, «sono costituiti dalla continua integrazione economica, da una struttura demografica favorevole, dall’aumento dei redditi di una fascia significativa di popolazione, dall’inserimento nelle filiere produttive globali e dalla necessità di investimenti consistenti, soprattutto nelle infrastrutture».

Se l’Italia è nel complesso indietro, non lo è il Veneto, tra le regioni italiane più attive negli scambi: con 1,2 miliardi di euro, contribuisce al 15% delle esportazioni manifatturiere italiane verso l’Asean, e quasi la metà di esse sono vicentine. Il Vietnam, in particolare, rappresenta il mercato di sbocco più importante per le imprese venete, con 291 milioni nel 2018, e vede protagonisti i settori della concia, della meccanica e dei motori e generatori elettrici, seguiti da oreficeria e biomedicale.

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