Vitale boccata d’ossigeno per il comparto dell’edilizia del Veneto con la Regione che investe 58 milioni per progetti di rigenerazione urbana. Sono stati scelti i progetti delle Ater di Padova, Vicenza e Treviso per assegnare i fondi portati in dote dal Programma integrato di edilizia residenziale sociale.
Un programma a regia Cipe, finanziato con 250 milioni di euro dai ministeri delle Infrastrutture e del Tesoro, che mira a riqualificare città e quartieri degradati, ridurre il consumo di suolo, migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza sismica del patrimonio immobiliare.
Nell’orientare la destinazione della quota veneta (che vale 16 milioni), la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’edilizia pubblica residenziale, Manuela Lanzarin, ha inteso privilegiare comuni e aziende a forte domanda di case popolari, con progetti di riqualificazione abitativa già definiti e cofinanziabili e che in passato avessero beneficiato di minori risorse pubbliche rispetto ad altri. Il combinato disposto dei diversi requisiti del bando ha individuato tre interventi, del valore complessivo di 21 milioni di euro, nelle tre città di Padova, Vicenza e Treviso.
A Padova il progetto approvato prevede la riqualificazione urbanistica delle dieci palazzine Ater comprese tra via Palestro, via Tosello, via Magenta e via Varese, per un totale di 63 alloggi e riqualificazione del contesto urbano con la realizzazione anche di alcune botteghe artigiane. Il costo totale degli interventi ammonta ad oltre 7 milioni di euro, di cui 5.852.363 di contributo statale;
AVicenza la nuova costruzione di 45 alloggi e di uno spazio collettivo in via Bartolomeo da Breganze, per un costo totale di 8 milioni di euro, di cui 5.226.577 coperti dal contributo.
A Treviso la riqualificazione delle 12 palazzine Ater tra via Feltrina e via Castagnole con il recupero di 96 alloggi costruiti settant’anni fa e ora fortemente degradati, nonchè la realizzazione di 24 nuovi alloggi e relativi servizi. Il contributo previsto per questo intervento ammonta a 5 milioni di euro.
«Considerata la situazione economica e sociale nella quale versano molte famiglie e il rilevante numero di domande di alloggio pubblico ancora in lista di attesa – sottolinea Lanzarin – abbiamo dato priorità agli interventi Ater destinati ad aumentare e riqualificare il patrimonio di case popolari, incrementando così il numero di alloggi da assegnare a chi ha i requisiti. Tutti e tre gli interventi sono cofinanziati dalle Ater con risorse proprie, nella misura del 20% del contributo statale. Sono inoltre suscettibili di ulteriori sinergie con i comuni, a vantaggio della riqualificazione di quei comparti urbani e della possibilità di incrementare anche in un secondo tempo il numero di alloggi da destinare all’edilizia pubblica residenziale».
Queste non sono le uniche risorse dedicate al comparto dell’edilizia del Veneto: a favore dell’edilizia pubblica «ci sono altri 37 milioni di euro a disposizione per migliorare e incrementare l’offerta abitativa pubblica in Veneto – evidenzia Lanzarin -: poco più di 12 milioni messi a disposizione dal ministero per le Infrastrutture per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico delle case popolari; 17,7 milioni provenienti dai fondi Fesr per il recupero e il miglioramento energetico degli alloggi; e 6,7 milioni di euro a disposizione dei comuni per sostenere l’accesso agli alloggi in locazione. Tutte risorse che potranno aiutare Ater e Comuni a incrementare il patrimonio residenziale per le fasce più deboli».
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