Olimpiadi invernali 2026, nasce la Fondazione Milano-Cortina

A Milano il convegno inaugurale internazionale. Zaia: «data storica, si firma». Fontana: «sarà un volano formidabile per i territori coinvolti».

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Olimpiadi invernali 2026
I partecipanti al seminario inaugurale della Fondazione Milano Cortina.

A Milano è stato tagliato il primo traguardo delle Olimpiadi invernali 2026 assegnati a Milano Cortina con la costituzione, nella sede della Regione Lombardia, della “Fondazione Milano Cortina 2026” che sarà il comitato Organizzatore per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026.

La firma è arrivata alla vigilia dei lavori del seminario internazionale per le Olimpiadi invernali 2026, che coincide con la prima visita di Sari Essayah, responsabile della commissione di coordinamento del CIO per Milano-Cortina, in una delle città che ospiteranno i Giochi.

Alla presenza del notaio Mario Notari, hanno approvato lo Statuto e firmato l’atto costitutivo della fondazione, in qualità di soci fondatori, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

Il consiglio d’amministrazione sarà formato da 22 membri, di cui 10 componenti del mondo sportivo, 10 componenti dei territori, un rappresentante del governo e il presidente.

«E’ una data storica per il Veneto – ha detto il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia -. Sarà questa società che si occuperà di tutto: sponsorizzazioni, rapporti con i fornitori, comunicazione, aspetti legati alla logistica. Io da oggi mi faccio da parte – ha detto Zaia – ma su questo straordinario evento abbiamo investito 212 milioni di euro per portare, anzi, per riportare le Olimpiadi in Veneto, senza peraltro dimenticare che nel 2021 a Cortina si terranno anche i Campionati del mondo di sci».

Soddisfazione anche dal governatore lombardo, Attilio Fontana: «questo è il primo passo di un’organizzazione che porterà i territori olimpici all’attenzione del mondo, oltre a creare un volano per gli investimenti a favore della popolazioneche abita le zone di gara, visto che nella sola Lombardia sono previsti investimenti pubblici per opere infrastrutturali e di gara per circa 2 miliardi di euro, di cui un miliardo è già pronto per aprire subito i cantieri».

Palazzo Pirelli a Milano, che sarà anche la sede della Fondazione nei due piani messi a disposizione dalla Regione, ha ospitato anche il primo seminario sulle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina, dove il governatore Fontana si è detto «sicurodella cooperazione tra tutte le istituzioni coinvolte per centrare il successo dell’evento. Sono certo che Milano-Cortina riuscirà a sconfiggere l’inefficienza romana e tanto meglio se arriverà anche l’autonomia». Tema ribadito anche dal veneto Luca Zaia: «se a Roma fossero bravi come noi, avremmo risolto tutti i problemi. Come dico sempre ai miei collaboratori, solo i pessimisti non fanno fortuna. Questo deve essere il mantra. Abbiamo la responsabilità di far bene e sappiamo che siamo degli innovatori. Noi siamo abituati a fare una bella figura».

Quanto alle opere da realizzare in Veneto, Zaia ha ricordato che in Regione si «stanno investendo 240 milioni di euro sulle infrastrutture. C’è il villaggio olimpico da allestire e poi prenderemo subito per mano la pista di bob Eugenio Monti per il rifacimento e soprattutto per presentare un piano di gestione perché noi sprechi non ne vogliamo fare».

«Il movimento olimpico può fare qualcosa per cambiare il mondo» ha detto l’amministratore delegato di Milano-Cortina 2026, Vincenzo Novari. Al suo primo evento pubblico dopo la nomina, in occasione del seminario sui Giochi, Novari ha ringraziato «il presidente del Coni Giovanni Malagò, i governatori di Veneto e Lombardia, i sindaci di Milano e Cortina e ministro Spadafora che insieme ai presidenti delle province di Trento e Bolzano sono quelli che mi hanno scelto. Per me – ha spiegato Novari – è stata una grandissima soddisfazione professionale. Nel nostro paese credo che non ci sia ragazzo che non sogna di fare le Olimpiadi. Io l’ho sempre sognato e non ci sono mai nemmeno arrivato vicino, oggi questo mio sogno si è realizzato in una maniera completamente diversa, mettendo la mia esperienza a servizio di questo grande movimento. Questa è la motivazione più forte che qualsiasi tipo di impresa possa avere».

Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, «questa avventura è iniziata molto tempo fa con l’idea di candidare queste due città. Passo dopo passo, utilizzando l’opportunità dell’Agenda 2020, abbiamo messo le nostre menti in un’idea vincente di provare a creare una candidatura diversa dalle altre. Per la prima volta abbiamo due città che ospiteranno i Giochi, Milano e Cortina e siamo contenti di aver messo insieme due fantastiche regioni del nostro fantastico Paese».

Il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, rassicura «i rappresentanti delle istituzioni locali, il presidente Malagò e la sua Fondazione per le Olimpiadi 2026 sul fatto che il governo sta lavorando alla Legge Olimpica, che sarà un esempio di trasparenza, divisione dei ruoli e rispetto delle competenze, e che presto sarà avviato l’iter di approvazione».

I firmatari della Fondazione Milano Cortina 2026 hanno appreso con soddisfazione le dichiarazioni di Spadafora: «Giuseppe Sala, Gianpietro Ghedina, Attilio Fontana, Luca Zaia, Giovanni Malagò e Luca Pancalli, sottolineano tuttavia la necessità che tale Legge venga approvata nei tempi più rapidi possibili, così come auspicati e concordati col CIO al fine di ottimizzare tutte le attività infrastrutturali indispensabili alla buona riuscita dei Giochi».

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