EusAlp, la presidenza passa dall’Italia alla Francia

A Milano il forum di chiusura all’insegna delle priorità climatiche.

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La lotta al cambiamento climatico sarà la priorità della presidenza francese della regione Alvernia-Rodano-Alpi per il 2020 di EusAlp, la Strategia macroregionale delle Alpi che raggruppa 48 regioni di sette Paesi, cinque dell’Unione europea – Italia, Francia, Germania, Austria e Slovenia – e due extra Ue, Svizzera e Liechtenstein.

A indicare l’obiettivo è stato il prefetto francese Cècile Bigotte, durante l’Assemblea del Terzo Forum annuale di Eusalp che si è svolto a Milano, a Palazzo Lombardia. La “due giorni” ha sancito di fatto la chiusura dell’anno italiano, coordinato dalla Regione Lombardia, e il passaggio alla presidenza francese.

La prima giornata del Forum si è chiusa con l’approvazione all’unanimità della “Dichiarazione congiunta dei Paesi e delle Regioni EusAlp”. «La nostra Strategia è nata dal basso. Arriva dai territori e quindi è giusto rivendicare un maggior coinvolgimento nelle scelte politiche», ha spiegato al termine dei lavori l’assessore lombardo all’ambiente con delega a EusAlp, Raffaele Cattaneo. In vista del prossimo settennato 2021-2017, alla Commissione Ue «chiediamo che le Strategie macroregionali siano più chiaramente inserite all’interno della programmazione delle politiche di coesione per l’utilizzo dei fondi europei», ha aggiunto Cattaneo, nello specifico inserendo «meccanismi premianti e forme di accesso agevolate per i progetti».

La giornata conclusiva del Forum EusAlp è stata aperta dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, con un appelloalla nuova presidenza di turno: «chiediamo alla Francia, alla quale oggi cederemo il testimone, di continuare a rafforzare la strategia e a lavorare per il perseguimento degli obiettivi che abbiamo individuato come unici indispensabili per la costruzione di uno sviluppo positivo e sostenibile dell’Europa: la green economy e i cambiamenti climatici». Fontana ha sottolineato come «quest’anno di presidenza italiana di EusAlp è stato proficuo e ricco di iniziative. Abbiamo dimostrato che in Europa esiste un movimento che parte dal basso e lavora in modo compatto per uno sviluppo sostenibile dei propri territori. E se l’Unione Europea vuole riacquistare la fiducia e farsi sentir e meno distante dai cittadini deve assolutamente tenerne conto».

Al Forum hanno partecipato anche il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, il ministro francese per le politiche di coesione territoriale, Jacqueline Gourault, l’assessore regionale all’ambiente, Raffaele Cattaneo, e i massimi esponenti della “Macroregione alpina”.

Cattaneo, ha aperto l’ultimo panel “Politcal Commitment as a Driver for the Macroregional Strategies in Europe” del “Terzo Annual Forum di EusAlp”. «Una presenza, quella del premier Conte – ha esordito Cattaneo -, che sottolinea l’importanza che il governo italiano dà a questa strategia macroregionale delle Alpi». Tre sostanzialmente le richieste avanzate al Governo da Cattaneo: «la prima che le strategie macroregionali facciano parte del nuovo processo di programmazione europea e che i progetti che nascono al suo interno possano avere una sorta di priorità per l’accesso ai fondi europei. La seconda: che venga valorizzata questa idea di Europa “dal basso” e che siano sviluppate tutte le forme di cooperazione europea. La terza: che venga affrontata con la massima serietà la sfida dal “green dealy”».

Cattaneo ha ricordato a Conte che il terzo Forum di EusAlp è nato in un momento particolarissimo per la vita dell’Europa: «due giorni fa, è stata votata la nuova Commissione europea. Si è dunque all’inizio del nuovo ciclo di programmazione 2020-2027. Ieri, poi, il Parlamento europeo ha votato l’emergenza climatica. Oggi in Europa si percepisce il clima di un possibile nuovo inizio che può rappresentare una risposta alla sfiducia presente in numerose istituzioni europee. EusAlp può essere un esempio dell’Europa che vogliamo, perché è una strategia voluta dai territori e costruita sul lavoro e sull’impegno delle comunità locali».

Al forum conclusivo ha partecipato anche il presidente della provincia di Bolzano e della regione Trentino Alto Adige, Arno Komaptscher che si è focalizzato sulla mobilità sostenibile: «EusAlp offre la grande possibilità di far sentire in maniera più forte, e soprattutto unitaria, la voce delle regioni alpine a Bruxelles dove si è appena insediata una nuova Commissione europea che ha annunciato una più decisa svolta “green” che può e deve vederci recitare un ruolo di primo piano. Penso soprattutto ai temi centrali per il futuro del nostro territorio, ovvero quelli legati alla mobilità e alla sostenibilità. In quest’ottica sarà fondamentale la resilienza, ovvero la capacità di adottare modelli di sviluppo equilibrati senza per forza rinunciare alla qualità di vita».

Da parte sua, l’assessore a infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, ha puntato sull’esigenza di strutturare meglio i servizi logistici: «è necessario considerare l’area EusAlp, 48 regioni fra Austria, Francia, Italia, Germania, Slovenia, Liechtenstein e Svizzera, come una piattaforma logistica nel cuore dell’Europa significa garantire un sostegno coordinato per il miglioramento dei servizi di trasporto intermodale di collegamento tra il sistema dei porti mediterranei della Regione Alpina, da Marsiglia fino a Trieste e Capodistria, e il sistema della rete delle infrastrutture intermodali ad esso connesso».

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