Economia in affanno nel III trimestre del 2019 secondo la rilevazione effettuata dalla Cciaa di Pordenone-Udine sulle imprese del territorio.
«In alcuni settori c’è preoccupazione, come nel manifatturiero, nonostante il dato di inizio agosto attestasse un’incoraggiante ripresa degli ordini esteri, in contrapposizione al tonfo del primo trimestre – ha affermato il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo commendando i dati dell’indagine congiunturale -. Sappiamo però, ed in questo invito alla cautela, anche perché identica consapevolezza è condivisa con gli imprenditori, che il fermo feriale sfalsa. Con la prossima indagine il quadro sarà più chiaro».
Parole condivise dal vice presidente, Giovanni Pavan, il quale aggiunge che «al netto della contingenza è evidente il rallentamento dopo oltre due anni di crescita, i segnali di sofferenza stanno venendo a galla anche se è bene non precipitare perché le previsioni degli imprenditori sono orientate a stabilità e/o ottimismo, siamo in una fase particolarmente fluida. Rilevo con piacere che il legno-arredo tiene e cresce così come le Costruzioni che a inizio anno non avevano fatto ben sperare. Mi auguro che il trend resti costante».
Entrando nel dettaglio dell’indagine congiunturale sull’economia in affanno della parte portante della regione Friuli Venezia Giulia, nel legno-arredo la dinamica risulta ancora positiva rispetto ad un anno fa, con la produzione che aumenta al tasso del +3,2% e il fatturato complessivo del +2,4%. In controtendenza il dato sul fatturato estero in flessione al tasso del -1,2%. La situazione del portafoglio ordini appare buona, con gli ordini esteri che registrano una crescita pari al +6,9%, mentre quelli interni si fermano al +1,4%. In aumento l’occupazione che sale del +2,4%.
Negativa, per il secondo trimestre consecutivo, la performance della metalmeccanica che, a partire da inizio 2017, aveva registrato nove trimestri di crescita. La produzione cala al tasso del -8,7%, il fatturato complessivo si riduce del 6,3% e quello estero addirittura del -11,8%. La situazione non risulta migliore con riferimento agli ordinativi; infatti gli ordini interni si riducono al tasso del -3,6% e gli ordini esteri del -8%. Infine presenta un lieve miglioramento il livello dell’occupazione(+0,8%).
Il commercio al dettaglio appare in sofferenza, con il trend delle vendite che, per il terzo trimestre consecutivo e dopo anni di segni positivi, evidenzia una contrazione; nel trimestre in esame viene registrato un calo al tasso del -1,2% rispetto allo stesso trimestre del 2018, dopo il -2,7% osservato nei due trimestri precedenti. Il livello dell‘occupazione è invece stazionario. Infine, i prezzi di approvvigionamento e di vendita crescono entrambi, a tassi compresi fra il +1,3% e il +1,8%.
Nelle costruzioni, settore che, come noto, ha attraversato anni di fortissima crisi, i segnali di risveglio mostrati nel corso del 2017 e soprattutto del 2018 sono stati una boccata d’ossigeno. Dopo un deludente avvio d’anno, nel terzo trimestre 2019 si è verificato un nuovo miglioramento delle performance. Molto buono l’andamento del fatturato, in crescita del +6,3%, ma è rassicurante anche il dato delle commesse che aumentano del +1,7%. La produzione appare invece stabile (+0,1%). Il dato dell’occupazione, dopo anni di tassi negativi, come nel precedente trimestre segna un buon incremento, pari a +3,1% (era +4,5% nel trimestre precedente).
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