Venezia ha ospitato la XV Assemblea del Gect “Euregio Senza Confini”, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale costituito nel 2012 dalle regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia e dal Land austriaco della Carinzia per favorire e promuovere la collaborazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nell’ambito dell’Unione Europea, attuando progetti comuni per lo sviluppo dei rispettivi territori e per le popolazioni di confine coinvolte.
Un ordine del giorno particolarmente nutrito quello discusso nella sala polifunzionale del palazzo regionale “Grandi Stazioni” dal presidente del Gect e governatore della Carinzia, Peter Kaiser, dall’assessore alla programmazione Fondi Ue, al turismo e al commercio estero della Regione del Veneto, Federico Caner (delegato dal presidente Luca Zaia) e dal presidentedel Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
La principale novità riguarda la modifica del regolamento di organizzazione e funzionamento del Gruppo, che consentirà alla regione Istriana di far parte del Gect come partner associato, rendendo così possibile la sua partecipazione fattiva alla realizzazione dei progetti di “Euregio senza confini”.
Kaiser e Caner, in una conferenza stampa che ha preceduto i lavori, hanno sottolineato come finalmente si concretizzi l’auspicio più volte espresso da Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, di allargare la partecipazione all’organismo di cooperazione anche alla regione Istriana, ammessa in questi anni come semplice osservatore, oggi anche pienamente attivo: «questo ampliamento – hanno evidenziato – potrà farci acquisire maggior peso e forza presso la Comunità Europea nel proporre i nostri progetti e nell’ottenere finanziamenti per realizzarli».
Kaiser ha poi elencato gli altri punti principali affrontati dall’assemblea: l’istituzione di un premio per la sostenibilità ambientale, che nell’ambito del Gect interesserà in particolare le aree toccate dal riconoscimento Unesco e le pratiche di sviluppo sostenibile più innovative; il miglioramento della connettività logistica tra l’interporto di Fürnitz e i porti di Trieste e, in prospettiva, di Venezia, mediante l’estensione dei cosiddetti “corridoi doganali”; l’ulteriore consolidamento della cooperazione transfrontaliera tra tutti i soggetti aderenti, superando barriere e ostacoli oggi presenti, al fine di creare le migliori condizioni per far fronte comune a situazioni causate, ad esempio, da eventi calamitosi ed emergenze di carattere sanitario; nuove collaborazioni con le Università presenti nell’area del Gect, coinvolgendole anche nelle attività progettuali.
«“Euregio Senza Confini” si sta rivelando uno strumento importante per massimizzare i benefici della cooperazione transfrontaliera tra le nostre realtà – ha concluso Caner – e i 12 milioni di fondi UE per la realizzazione di 8 progetti, testimoniano come questa unità produca vantaggi rilevanti per i nostri territori in ambito comunitario».
Questi gli otto progetti in fase di realizzazione da parte del GECT:
EMOTIONWay, finalizzato alla creazione di una rete transfrontaliera di ciclovie e percorsi escursionistici, puntando sull’intermodalità bici-bus e bici-treno e supportando il territorio per migliorare la qualità dei servizi turistici;
SCET-NET, il cui obiettivo è avviare una stabile cooperazione istituzionale per il coordinamento in materia di formazione, al fine di definire modelli pedagogici per l’avvio di percorsi di scambio transfrontalieri;
SMARTLOGI (Logistica transfrontaliera sostenibile e intelligente), progetto che mira a potenziare la cooperazione operativa e istituzionale riguardante le opzioni sostenibili di trasporto merci intermodale, riducendo gli impatti in termini di inquinamento, emissione di gas serra e rumore;
FIT4CO (Fit for Cooperation), progetto per il rafforzamento dell’integrazione e delle tematiche transfrontaliere;
EUMINT (Euroregioni, Migrazione e Integrazione), progetto per il rafforzamento della cooperazione istituzionale transfrontaliera nelle Province di Bolzano e di Trento, nei Land Tirolo e Carinzia, e nelle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, per affrontare le sfide di carattere sociale, economico, politico e culturale legate ai fenomeni migratori;
BIO CRIME, progetto sviluppato per contrastare il traffico illegale di animali da compagnia e per ridurre il rischio di trasmissione di malattie dagli animali all’uomo;
HEALTHNET, progetto che definisce modelli di intervento innovativi in ambito sanitario e sociale per la definizione di politiche organizzative relative alle cure a domicilio;
CROSSMOBY (Pianificazione della mobilità e servizi di trasporto passeggeri, sostenibili e transfrontalieri, all’insegna dell’intermodalità): obiettivo del progetto è la creazione di nuovi servizi di trasporto transfrontalieri e sostenibili e il miglioramento della pianificazione della mobilità attuata all’interno dell’intera area.
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