Crisi siriana e profughi: necessario rafforzare la difesa dei confini esterni UE

10 europarlamentari italiani, sloveni e croati interrogano la Commissione Europea. Dreosto: «indispensabile difendere i confini esterni dell’Unione Europea».

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Preoccupano molto gli eventi della crisi siriana che stanno accadendo sul confine tra Turchia e Siria, con la deportazione delle popolazioni curde a favore del piano strategico turco di spostare nelle stesse zone tutti i profughi siriani fino ad ora ospitati in Turchia grazie anche ai 6 miliardi di euro erogati dall’Unione Europea al governo Erdogan, con il rischio diinnescare una nuova ondata di profughi pronti ad attraversare i confini esterni UE lungo la rotta balcanica.

«L’Unione europea intraprenda misure di difesa dei confini esterni, si coordini con gli Stati extra UE e metta a disposizione strumenti tecnologici per presidiare i confini esterni UE dei Paesi sulla rotta balcanica» afferma l’europarlamentare friulano Marco Dreosto (Lega) primo firmatario e promotore nella raccolta delle adesioni in calce ad un’interrogazione urgente alla Commissione europea.

Europarlamentari italiani, sloveni e croati si sono uniti per chiedere all’Unione europea maggiori controlli al fine di mettere in sicurezza i confini esterni UE, in particolar modo quelli interessati dalla rotta balcanica che rischia di essere attraversata da una vero e proprio fiume umano, anche secondo quanto paventato dal presidente turco Erdogan, che minaccia di mandare in Europa oltre 3,6 milioni di profughi provenienti dalla Turchia.

«L’Unione Europea non può permettersi di avere dei confini esterni UE colabrodo – afferma Dreosto -. Per questo, assieme a colleghi sloveni e croati, abbiamo chiesto all’UE di mettere a disposizione degli Stati europei sulla rotta balcanica strumenti tecnologici, come ad esempio i droni della Protezione Civile europea, per il monitoraggio ed il controllo dei flussi migratori, al fine di coordinarsi con paesi non comunitari come Serbia e Bosnia Herzegovina per controlli territoriali congiunti e di intraprendere misure per salvaguardare le difese dei propri confini».

L’Europa deve fare la sua parte e la collaborazione tra Stati è particolarmente importante. L’interrogazione urgente proposta da Dreosto è stata co-firmata da oltre 10 parlamentari europei, tra cui Romana Tomc e Milan Zver (Slovenia) e Ruza Tomasic (Croazia).

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