Nell’ambito delle commemorazioni ai caduti della Grande Guerra, il capitano del Tirolo, Günther Platter, ha commemorato assieme al presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, prima le Gallerie di Piedicastello a Trento dove è allestita una mostra dedicata alle gesta dei soldati trentini e tirolesi che nella Prima Guerra mondialecombattevano dalla stessa parte contro quelle italiane.
Successivamente, Platter e Fugatti si sono recati a Rovereto a visitare il Sacrario di Castel Dante dove sono custodite le spoglie di soldati trentini e tirolesi, di proprietà del ministero della Difesa, attualmente in restauro, che dovrà accogliere, in futuro, il Memoriale dei Caduti trentini nella Grande Guerra. All’esterno, attorno al basamento dell’edificio, saranno riportati su lapide i nomi dei trentini – soldati, prigionieri, operai militarizzati – morti durante la Grande Guerra, mentre all’interno, un’installazione multimediale permetterà di accedere a informazioni sui singoli caduti e sulle vicende della guerra.
Le celebrazioni dei caduti trentini e tirolesi della Grande Guerra si sono concluse alla Campana dei Caduti sul colle di Miravalle per una commemorazione salutata dai 100 solenni rintocchi di “Maria Dolens”, la più grande campana del mondo realizzata con oltre 330 quintali di bronzo ricavato dai cannoni utilizzati sui fronti della Prima Guerra mondiale.
La delegazione tirolese, composta oltre che dal Landeshauptmann Platter, dal suo vice, Josef Geisler, e dalla presidente della Dieta Tirolese, Sonja Ledl-Rossmann, è stata accompagnata da sindaci e amministratori della Vallagarina e autorità militari, oltre che dalle delegazioni degli Alpini di Trento e della Federazione degli Schützen del Trentino, a testimonianza del valore universale della pace. Ad accogliere i due presidenti è stato il vice reggente della Fondazione Campana dei Caduti, Lorenzo Saiani, che ha voluto ripercorrere la storia di Maria Dolens, fusa nel bronzo dei cannoni di guerra e voluta da don Rossaro, che «ogni sera con i suoi 100 rintocchi mantiene viva la memoria dei caduti di tutte le guerre con il suo messaggio di pace e di riconciliazione».
«E’ per noi un grande onore poter commemorare i soldati trentini che hanno combattuto sotto divisa austriaca – ha detto Platter -. Cento anni fa questi luoghi erano luoghi di guerra, si costruivano trincee e venivano scavate gallerie. Anche noi oggi stiamo costruendo una galleria, stiamo parlando del Tunnel di Base del Brennero che dovrà portare più vicine le nostre popolazioni. Oggi noi onoriamo le vittime di tutti i paesi, il nostro messaggio inequivocabile deve essere “mai più una guerra”». Un messaggio di pace e collaborazione ben rappresentato dall’Euregio Tirolese: «il legame che ci unisce – ha concluso il Landeshauptmann – è stato approfondito da tanti incontri, come quello odierno, che vanno nella direzione di rafforzare sempre più la nostra collaborazione e di rendere sempre più vicini i nostri territori».
«Le vicende storiche del Trentino e del Tirolo hanno radici comuni che devono essere costantemente coltivate – ha detto Fugatti -. Essere qui oggi, alpini, Schützen, autorità civili e militari ha questo forte valore simbolico, quello di un percorso di pace che ci vede uniti sotto questa Campana».
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