Il consiglio di amministrazione di Crédit Agricole FriulAdria ha approvato il bilancio intermedio al 30 giugno 2019: la banca ha conseguito un utile netto di 34,4 milioni, in crescita dell’1% anno su anno. Il risultato sarebbe in crescita dell’8% al netto delle poste non ricorrenti contabilizzate nel bilancio 2018. I ricavi complessivi segnano un aumento dell’1,4%, mentre gli oneri operativi ammontano a 91,8 milioni di euro, in diminuzione di 4,2 milioni (-4%) rispetto all’esercizio precedente soprattutto per effetto del contenimento delle spese amministrative.
«Con la sua visione, con le sue persone e con la sua attività Crédit Agricole FriulAdria continua a rappresentare un punto di riferimento per le famiglie e per le imprese del Friuli Venezia Giulia e del Veneto – ha detto la presidente Chiara Mio -. In futuro vogliamo essere sempre più un punto di riferimento dal punto di vista della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Come Banca e come Gruppo siamo molto impegnati sul fronte della creazione di valore di lungo termine».
Oltre ad un utile in crescita, il primo semestre 2019 di Crédit Agricole FriulAdria evidenzia un ulteriore miglioramento della qualità del credito. Il costo del credito si attesta a 13,4 milioni di euro, in calo del 27% al netto delle cessioni di NPL effettuate nel 2018. I flussi in ingresso da bonis a credito deteriorato si attestano a 24,1 milioni, in contrazione del 9,7% rispetto all’anno precedente. La copertura del portafoglio “non performing” sfiora il 62%, mentre l’incidenza dei crediti deteriorati netti sugli impieghi complessivi scende al 2,3%.
Per quanto riguarda la dinamica dei volumi, le masse totali a fine giugno si attestano a 23,4 miliardi di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2018 (+2,2%). La massa amministrata raggiunge i 15,8 miliardi di euro e comprende la raccolta diretta da clientela pari a 8,1 miliardi (+1,3%), la raccolta gestita pari a 5,9 miliardi (+3,6%) e la raccolta amministrata pari a 1,8 miliardi (+1,7%). Gli impieghi, pari a 7,7 miliardi di euro, risultano in crescita rispetto a dicembre 2018 del 2,1%. Sono in aumento sia gli impieghi a breve (+3,1%) sia gli impieghi a medio-lungo termine (+1,7%).
Nel comparto dei mutui, il numero delle stipule è sensibilmente superiore all’anno precedente (+7%), in controtendenza rispetto al mercato che invece flette di oltre il 10%. I nuovi mutui erogati da Crédit Agricole FriulAdria al 30 giugno 2019 sono quasi 2.500, di cui circa 1.700 in Veneto (per complessivi 186 milioni) e oltre 800 in Friuli Venezia Giulia (86 milioni). Positivi anche i risultati dei prestiti personali, con 38 milioni di euro erogati. In questo caso, il Friuli Venezia Giulia ha assorbito 20 milioni contro i 18 milioni del Veneto.
Sul fronte della clientela aziende, sono stati erogati nuovi finanziamenti per 219 milioni, di cui 159 in Veneto e 60 in Friuli Venezia Giulia. Anche nel primo semestre Crédit Agricole FriulAdria ha continuato a svolgere il ruolo di riferimento per il comparto agroalimentare che il mercato riconosce alle società del Gruppo Crédit Agricole. Lo stock degli impieghi al settore ha superato 1 miliardo di euro, mentre sono di 77,7 milioni le nuove erogazioni effettuate nel periodo considerato. Nei primi sei mesi dell’anno la banca ha acquisito quasi 12.000 nuovi clienti, con una crescita più marcata in Veneto.
Per il direttore generale, Carlo Piana, «nel primo semestre di quest’anno Crédit Agricole FriulAdria ha confermato e consolidato la traiettoria di crescita avviata oltre un decennio fa con l’ingresso nel Gruppo Crédit Agricole. Oggi siamo una banca leader in Friuli Venezia Giulia e che aspira a diventarlo anche in Veneto con un posizionamento costruito su solidità, sostenibilità, innovazione e centralità del cliente».
Quanto ai progetti in cantiere per la seconda parte dell’anno, Crédit Agricole FriulAdria sta lavorando a un ulteriore rafforzamento del servizio verso tutti target di clientela. Entro la fine del 2019 verrà completata la creazione dell’Hub di Crédit Agricole a Venezia, ovvero il secondo Hub di Crédit Agricole in Veneto dopo quello di Verona inaugurato nel 2018 che riunisce tutti i “mestieri” bancari, finanziari e assicurativi del Gruppo. Previste anche le apertura di una nuova filiale Retail a Valdobbiadene (Treviso) e del Polo Affari di Vicenza (una struttura specialistica dedicata alle piccole e medie aziende).
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