Prosciutto San Daniele, +2% export in primi 6 mesi 2019

Vendite su mercati extra Ue a in crescita del 10% grazie a Canada e Giappone.

3 Settembre 2019

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Cresce l’export di Prosciutto San Daniele che nei primi sei mesi del 2019 ha registrato un incremento del 2% verso i PaesiUe e extra Ue rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo i dati diffusi dal Consorzio del Prosciutto San Daniele, i principali mercati in Europa – dove si registra una leggera flessione del 3% – si confermano la Grecia (+192%), Belgio (+39%) e Lussemburgo (+3%) che controbilanciano alcuni rallentamenti in altri Paesi dell’Unione, quali Francia (-8%), Germania (-8%) e Regno Unito (-10%). A crescere, sempre nei primi sei mesi del 2019 è la domanda dei mercati extra Ue, con un incremento del 10%. In particolare, a registrare i maggiori aumenti sono le domande di Canada (+239%), Giappone (+29%), Australia (+28%), Cina (+14%) e Stati Uniti (+4%).

La crescita, spiega il Consorzio del Prosciutto San Daniele, è da ricondursi all’entrata in vigore di importanti accordi bilaterali di libero scambio tra Ue e Paesi terzi, quali il Jefta (Giappone) e il Ceta (Canada). Intese che hanno portato a far crescere soprattutto l’export verso i mercati al di fuori dell’Unione europea che in questo primo semestre del 2019 rappresentano una quota pari al 46% del totale esportato dal Consorzio (rispetto al 43% dello stesso semestre del 2018), a fronte di una leggera flessione dell’export verso i Paesi Ue che passa al 54% (rispetto al 57% dei primi sei mesi del 2018), confermando così l’andamento della riduzione del margine tra le due aree geografiche.

«L’entrata in vigore di accordi bilaterali di libero scambio tra Ue e Paesi terzi rappresenta sicuramente un vantaggio positivoper il settore dell’agroalimentare italiano. Lo dimostrano i risultati ottenuti dalla DOP Prosciutto di San Daniele in Canada e Giappone» sottolinea Mario Emilio Cichetti, direttore generale del Consorzio del Prosciutto San Daniele.