Unire due città patrimonio dell’Unesco: questo l’obiettivo del raduno Vespa “Dalla Città Stellata al Ducato Longobardo”, svolto lo scorso primo settembre a Palmanova, la città stellata famosa in tutto il mondo. Più di 200 appassionati del mito Piaggio sono giunti in Friuli Venezia Giulia provenienti da diverse regioni d’Italia (dalla Calabria alla Toscana) e anche dall’estero.
Giunto alla seconda edizione, il raduno è organizzato dal gruppo Vespars di San Daniele. Diverse le sorprese per i partecipanti: oltre a un percorso molto suggestivo, di un’ottantina di chilometri tra colline e borghi da Cividale a Palmanova, la mostra statica con veicoli Piaggio dagli anni ’30 agli anni ’60 sotto la loggia di Palmanova. Pezzi unici, come il motocompressore costruito dalla casa di Pontedera nel 1932, che ha dato lo spunto per il motore della prima Vespa, la “98”. Anche questo modello (piuttosto raro) in piazza, insieme a molti altri “Faro Basso”, alle “Gs”, la regina della regolarità, alle mitiche “400”, veicolo a quattro ruote che la Piaggio mise sul mercato alla fine degli anni ’50 nel tentativo (così si disse all’epoca) di contrastare la Fiat 500.
«Abbiamo cercato di dare importanza e visibilità ai veicoli Piaggio ma anche ai 70 anni del Vespa Club d’Italia – spiega Marco Cantarutti, tra i promotori del raduno –. Per questo, accanto ai mezzi si è potuto visionare documenti e oggetti relativi al mondo Vespa».
L’evento si è concluso con una serie di esibizioni d’abilità e di regolarità da parte dei partecipanti.
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