Eufy SpaceWiev, il baby monitor bello e funzionale

Apparecchio in due pezzi (telecamera motorizzata e monitor portatile da 5 pollici) garantisce una sorveglianza delle persone da assistere da remoto. Peccato per la mancanza di una trasmissione WiFi.

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eufy spacewiev

Nuova proposta da parte di Eufy (la linea di prodotti per la cura della persona di Anker) dedicata all’assistenza da remoto di persone non autosufficienti, come bambini, cui il prodotto si riferisce esplicitamente, ma non solo: Eufy SpaceWiev è un baby monitor che può essere validamente utilizzato anche per la sorveglianza di anziani o persone allettate per infortunio o malattia.

Eufy SpaceWiev è composto da due unità compatte: la prima è costituita dal sottile monitor portatile da 5 pollici, l’altra è la videocamera di forma tondeggiante al cui interno si cela un sensore con ottica motorizzata in grado di riprendere immagini a 720p di risoluzione (inferiore a quella di un HD 1080, ma comunque più che sufficienti per vendere nei dettagli cosa sta accadendo nello spazio da sorvegliare). Entrambe le unità, come da tradizione di Eufy, hanno uno stile minimalista, ben curato anche nei dettagli realizzate in materiale plastico bianco di elevata qualità.

La telecamera Eufy SpaceWiev può essere appoggiata su una mensola o su un mobile, oppure fissata alla parete tramite la staffa acclusa nella confezione. Sempre nella confezione è presente una lente grandangolare da apporre sull’ottica principale nel caso si desideri avere una maggiore panoramica degli ambienti da sorvegliare. L’unità remota sfoggia un ampio schermo di profilo squadrato, comodo da tenere in tasca o da appoggiare su un mobile o su uno scaffale. L’immagine trasmessa dalla telecamera è fluida e ben definita, con un ottimo contrasto anche in condizioni di luce critiche (come nel caso di una stanza oscurata). Pigiando sul pulsante sulla parte destra dello schermo, è possibile ascoltare in diretta tutti i rumori captati dalla telecamera, oppure far arrivare la propria voce a chi è in stanza tramite il piccolo altoparlante di cui è dotata telecamera Eufy SpaceWiev. Il tutto in modo semplice e particolarmente intuitivo.

L’istallazione è rapida e semplice: l’unità telecamera di Eufy SpaceWiev va collegata alla presa elettrica, mentre il monitor funziona tramite una batteria integrata ricaricabile di 2.900 mAh, che assicura almeno un giorno di utilizzo ininterrotto prima di necessitare di una ricarica. Una volta avviati entrambi gli apparecchi, avviene la sincronizzazione, al termine della quale inizia la trasmissione del flusso video e audio raccolto dalla telecamera.

Si può utilizzare l’apparecchio sfruttando, oltre al video, sempre il segnale sonoro che arriva dalla stanza, oppure tenerlo al minimo e attivare l’allarme che scatta quando la telecamera di Eufy SpaceWiev rileva un rumore o un pianto all’interno della stanza, accompagnato da un’icona d’allarme a tutto schermo. Sempre sul monitor di Eufy SpaceWiev, tra le informazionipresenti anche la temperatura rilevata dal sensore applicato sulla telecamera all’interno della stanza, oltre all’orario.

Dallo schermo è possibile impostare a piacere il livello di zoom della telecamera agendo dal menu a schermo, oltre alla funzione di visione notturna per rilevare i movimenti anche al buio. Tramite i pulsanti a frecce presenti sul lato destro dello schermo, è possibile spostare da remoto l’obiettivo della telecamera, che ruota di 360 gradi in orizzontale e di 110 gradi in verticale: praticamente, tra zoom e movimenti della telecamera, con Eufy SpaceWiev è possibile tenere sotto controllo anche nel dettaglio uno spazio piuttosto ampio entro una distanza di circa 140 metri lineari, anche a diverse stanze di distanza.

Se una pecca al sistema Eufy SpaceWiev si può trovare, è che in epoca di cellulari intelligenti e di tablet diffusi praticamente ovunque non si sia pensato di abbinare la telecamera al funzionale sistema di sorveglianza domestica Eufy Security che trasmette i segnali riprese dalle telecamere direttamente sullo schermo del telefono o del computer. Inserire un trasmittitore WiFi nel corpo della telecamera avrebbe consentito il suo abbinamento alla rete domestica e trasmettere il segnale anche a distanza rilevante, senza la necessità del bel schermo aggiuntivo, riducendo così un po’ i costi dell’apparecchio (199 euro: non dei più contenuti, ma li vale tutti secondo il rapporto prezzo/qualità tipico dei prodotti Anker) e il numero dei dispositivi che affollano le pareti domestiche, oltre che rendere meno ansiosi i genitori che affidano la prole alla baby sitter.

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