Alto Adige, arrivano in servizio nuovi 12 autobus elettrici ad idrogeno

Saranno in servizio sulla rete urbana di Bolzano e di Merano, dove sarà realizzato il secondo distributore d’idrogeno della provincia. 

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autobus elettrici ad idrogeno
La presentazione del nuovo bus idrogeno con l'assessore Alfreider, la direttrice dipartimento Kerschbuamer, Lombardi e Piffer di SASA, Theiner del Centro H2

Il primo dei nuovi 12 autobus elettrici ad idrogeno e batterie, per il trasporto pubblico localeUrbino 12 hydrogen” della polacca Solaris è stato testato dai vertici della Sasa e della provincia di Bolzano. Si tratta di mezzi a zero emissioni a livello di trazione, lunghi 12 metri per una larghezza di 2,55 metri, e dotati di 29 posti a sedere, con una capienza passeggeri complessiva di 87 persone e un’autonomia di percorrenza di 350 chilometri garantito dal pieno d’idrogeno a 700 atmosfere che serve per alimentare una pila a combustibile che fornisce l’energia elettrica alla batteria e ai motori di trazione.

Il bus, che è il primo di una flotta di 12 autobus elettrici ad idrogeno che la Provincia ha acquistato ed anche il primo del genere in Italia, è stato testato presso il distributore di idrogeno al Centro H2Bolzano sud, dall’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider, e dai vertici di SASAFrancesco Morandi, presidente, e Petra Pifferdirettrice, nonché da Dieter Theiner, presidente del Centro H2, e da Gabriela Kerschbaumer, direttore del dipartimento mobilità della Provincia.

I nuovi autobus elettrici ad idrogeno, che saranno gestiti da SASA, dovrebbero entrare in servizio alla fine del 2020. Per altri 18 bus sarà bandita una gara con consegna prevista anche per fine 2020. L’investimento del dipartimento mobilità della Provincia per l’acquisto dei nuovi mezzi ad emissioni zero ha ottenuto il cofinanziamento europeo del 30% tramite il progetto JIVE.

L’automezzo è dotato di due motori elettrici, con potenza nominale di 125 kW ciascuno calettati direttamente al mozzo ruota del portale ZF in modo da ridurre gli ingombri nella piattaforma di carico dei passeggeri. La potenza della cella a combustibile è di 60 kW, la capacità del serbatoio dell’idrogeno è di 36,8 chilogrammi e la potenza della batteria è di 125 kW, ricaricabile anche dall’energia cinetica recuperata nei rallentamenti.

«Solo un sistema di trasporto pubblico locale funzionante costituisce una valida alternativa al traffico privato. La Provincia di Bolzano partecipa a molteplici progetti europei di successo interconnessi che puntano sulla mobilità del futuro con mezzi silenziosi e puliti», ha affermato l’assessore Alfreider sottolineando che in tal modo l’Alto Adige è parte della rete europea di partner molto attivi in questo ambito.

«La mobilità è uno dei grandi consumatori di energia e con questa nuova tecnologia possiamo usare energia pulita – ha evidenziato Alfreider -. Vogliamo investire in modo massiccio in questa tecnologia e intendiamo collaborare anche oltre i confini provinciali, sia a livello nazionale che internazionale, fornendo il nostro know how, dando un contributo significativo ad esempio per il Corridoio del Brennero, corridoio verde».

I nuovi bus potranno fare rifornimento sia a Bolzano che a Merano: nell’ambito del progetto europeo “LIFE Alps” presso il deposito bus di Merano sarà predisposto un nuovo distributore ad idrogeno dotato di punti di rifornimento rapido. In tal modo passo dopo passo non solo Bolzano, ma anche il resto del territorio provinciale saranno più liberi da emissioni e così più vivibili. Emissioni azzerate anche grazie al fatto che l’idrogeno in Alto Adige è al momento prodotto dall’energia idroelettrica generata da centrali a flusso continuo alimentate dalle acque dell’Adige, come quella di Cardano alle porte di Bolzano, che impiega l’energia non consumata dalla rete per produrre idrogeno.

«In qualità di società “in house”, il nostro obiettivo è un trasporto pubblico locale efficiente e il più possibile sostenibile a Bolzano, Merano e Laives – ha affermato il presidente della SASA, Francesco Morandi -. Benché i costi d’acquisto siano ancora troppo elevati, i bus ad emissioni zero costituiscono un investimento nella salute dei concittadini ed ogni euro investito nella salute pubblica è ben investito. Per tale ragione, per SASA è importante puntare assieme alla Giunta provinciale su forme sostenibili di trazione dei mezzi pubblici».

«I nuovi bus vanno ad integrare perfettamente la nostra flotta di mezzi a emissioni zero – afferma Petra Piffer, direttrice di Sasa facendo presenti le esperienze estremamente positive raccolte con i primi e-bus in dotazione -. Contiamo di impiegare in modo capillare i 12 nuovi mezzi a emissioni zero, al fine di mettere a disposizione dei cittadini un trasporto pubblico dotato di mezzi moderni e puliti».

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