Il 20 agosto è “World Mosquito Day”: zanzare sorvegliate speciali in Italia

Scienziati inglesi e italiani scoprirono legame tra le zanzare e la malaria, dengue, febbre gialla, West Nile, Chikungunya, Zika e filariosi.

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Il 20 agosto è il “World Mosquito Day”, la Giornata Mondiale della zanzare istituita soprattutto dalle istituzioni e ONG contro la malaria, patologia di cui il fastidioso insetto è il principale vettore di diffusione nell’uomo.

Per far fronte a possibili eventi epidemici causati da alcuni generi di zanzare, l’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss), in collaborazione con il ministero della Salute ed altre autorità nazionali e locali, ha contribuito alla stesura di circolari e piani di sorveglianza nazionali con l’obiettivo di monitorare tutti i casi importati ed autoctoni di infezioni trasmesse dall’insetto registrate sul territorio e attivare, in caso di necessità, tutte le procedure di prevenzione e di controllo per fronteggiare le diverse specie di vettori.

In Italia continuano ad essere presenti zanzare del genere Anopheles, potenziali vettori di malaria. Per questo motivo sul territorio la malaria è soggetta a notifica obbligatoria e il ministero della Salute e l’Iss hanno l’incarico di mantenere un sistema di sorveglianza nazionale per la valutazione annuale della situazione epidemiologica dei casi importati. Nell’ultimo decennio – indica l’Iss – intense attività di sorveglianza si sono sviluppate anche intorno alla Culex pipiens, poiché questa zanzara ha dato prova di essere competente alla trasmissione del virus West Nile, innescando ogni anno focolai di trasmissione e di malattia sia nell’uomo che nei cavalli in diverse regioni italiane e facendo diventare di fatto endemica anche in Italia la malattia da virus West Nile.

Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità viene ricordata la scoperta che consentì di collegare la diffusione della malaria alle zanzare. Nel 1897, un ufficiale medico dell’esercito britannico in India, Sir Ronald Ross, individuò il coinvolgimento delle zanzare nel ciclo di trasmissione della malaria, scoperta che gli valse il premio Nobel per la medicina nel 1902. Tuttavia, fu ad opera di uno scienziato italiano, Giovanni Battista Grassi e dei suoi collaboratori, che si dimostrò che le zanzare responsabili della malaria umana appartenevano al genere Anopheles. Solo in seguito si scoprì che anche zanzare appartenenti ai generiAedes e Culex erano in grado di trasmettere altre malattie all’uomo, come ad esempio Dengue, Febbre Gialla, West Nile, Chikungunya, Zika e Filariosi, patologia che colpisce soprattutto i cani.

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