Forum Alpbach ricercatori a confronto sui cambiamenti climatici

Kompatscher chiede un segnale all'Europa: un piano Marshall contro la crisi con più investimenti in Africa. Assegnati i premi per giovani ricercatori e giovani innovatori dell'Euregio Tirolese. 

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Forum di Alpbach

Il cambiamento climatico è stato il tema portante delle Giornate del Tirolo che si sono svolte al Forum di Alpbach, nel Tirolo austriaco. Dopo i risultati di EuregioLab, il pensatoio temporaneo composto da oltre 20 esperti provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino, che lavorano nel campo della scienza, dell’amministrazione e della società, il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha lanciato la sua proposta all’Unione Europea: investire ogni anno, in Africa, l’1% del prodotto interno lordo dei paesi membri della UE per finanziare un piano Marshall per il clima.

«Con questa iniziativa – ha spiegato Kompatscher, che è anche presidente dell’Euregio Tirolo Alto Adige Trentino – da un lato faremmo qualcosa di concreto contro la crisi del clima, che rappresenta la più grande sfida dell’umanità per i prossimi decenni, e dall’altro offriremo un sostegno finanziario importante alle popolazioni africane, le quali potranno avere un futuro e non essere costrette ad emigrare verso l’Europa».

100 milioni per la tutela del clima

Il presidente altoatesino, illustrando la sua proposta al Forum di Alpbach che dovrebbe portare a sostenere progetti su tecnologie, innovazione e rimboschimento, ha ridimensionato l’impatto finanziario del piano Marshall per il clima, ricordando che la NATO, ad esempio, riceve dalla UE il 2% del PIL. «La Provincia di Bolzano – ha sottolineato Kompatscher – pur non potendo incidere in maniera significativa rispetto ai grandi paesi europei, vuole fare la sua parte e rappresentare un esempio positivo da questo punto di vista. Nei prossimi anni, investiremo circa 100 milioni di euro in progetti di tutela del clima, in aggiunta ai fondi che verranno stanziati per i programmi di cooperazione allo sviluppo». Riferendosi al motto del Forum Alpbach, ovvero “libertà e sicurezza”, Kompatscher ha aggiunto che «si tratta di valori che in Europa non sono più così scontati, ma che all’interno dell’Euregiocontinueremo a difendere. Senza chiudersi in noi stessi, però, ma con uno sguardo al resto del mondo».

La ricerca come antidoto alle notizie infondate

Per quanto riguarda la ricerca nell’Euregio Tirolese, che è stato l’argomento principale del Forum di Alpbach, Kompatscher ha detto che «la ricerca non ha confini, porta benefici a tutti e deve essere accessibile a tutti. Si tratta del nostro antidoto contro le notizie infondate, e ci offre la possibilità di prendere le decisioni chiave in maniera più responsabile. Emerge sempre più forte il richiamo della società ad una collaborazione transfrontaliera nel settore della ricerca e i riscontri positivi che arrivano dai programmi di scambio fra studenti e ricercatori nell’area Euregio confermano che questa è la strada da seguire».

Più rete per la crescita dell’Euregio

«Il rafforzamento della rete presente sul territorio e lo scambio dei saperi e delle conoscenze porta alla nascita di iniziative che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo dell’Euregio», ha aggiunto il governatore tirolese Günther Platter, sottolineando che «oltre al cambiamento climatico, la grande sfida da affrontare in un’ottica transfrontaliera è quella del traffico di transito nell’arco alpino». Il presidente del Trentino, Maurizio Fugatti, ha invece ribadito che «le iniziative congiunte dell’Euregio, come il fondo per la ricerca, sono un esempio di come dovrebbero funzionare le cose in Europa. Siamo tre territori di montagna situati in una zona strategica lungo il corridoio del Brennero: abbiamo una storia in comune, e abbiamo le medesime necessità e i medesimi problemi».

Al Forum di Alpbach sono stati assegnati anche i premi per giovani ricercatori e giovani innovatori dell’Euregio Tirolese. Valentina Morandi della Libera Università di Bolzano è la “giovane ricercatrice dell’anno 2019” per l’Euregio, mentre il “giovane innovatore” è Michael Santek di BHS Technologies Innsbruck.

I riconoscimenti sono stati assegnati dai presidenti di Alto Adige e Tirolo, Arno Kompatscher e Günther Platter, dal presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccher, e dai presidenti delle Camere di commercio di Bolzano e Innsbruck (che sostengono l’iniziativa), Michl Ebner e Cristoph Walser.

Premio giovani ricercatori

Il premio giovani ricercatori under 35, giunto alla sua ottava edizione, prevede delle ricompense economiche ai primi tre classificati (2.000 euro, 1.000 euro e 500 euro) secondo la valutazione della giuria presieduta da Ulrike Tappeiner.

Forum di Alpbach
Premio giovani ricercatori: da sx Roberto Paccher, Arno Kompatscher, Christoph Walser, Raffael Heiss, Valentina Morandi, Shahla Asgharinia, Michl Ebner, Günther Platter e Ulrike Tappeiner

Valentina Morandi si è aggiudicata il primo premio grazie ad uno studio sulla tecnologia di più moderna concezione (veicoli a guida automatica) applicata alla risoluzione di problemi “tradizionali” come le code lungo le strade. Al secondo posto si è piazzato Raffael Heiss del Management Center Innsbruck MCI con un progetto sull’utilizzo dei social media nella politica; terza posizione per Shahla Asgharinia della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige con uno studio sul monitoraggio tecnologico delle foreste.

Premio giovani innovatori

Seconda edizione per il premio giovani innovatori dell’Euregio Tirolese, riservato a imprenditori e collaboratori (al di sotto dei 35 anni di età) che si sono messi in luce grazie ai loro lavori nell’ambito del tema trasformazione digitale nell’arco alpino.

Forum di Alpbach
Premio giovani innovatori: da sx Roberto Paccher, Arno Kompatscher, Christoph Walser, Sebastian Meyer, Michael Santek, Manuel Niederstätter, Michl Ebner, Günther Platter e Josef Margreiter

Primo posto per Michael Santek di BHS Technologies Innsbruck che ha elaborato un sistema di microscopiche telecamere 3D in grado di innalzare la qualità e la precisione degli interventi chirurgici, favorendo il lavoro dei medici. Seconda posizioneper Sebastian Meyer della Sandoz di Kundl, grazie al suo progetto che utilizza i big data e gli strumenti tecnologici per migliorare la cura delle infezioni tramite antibiotici. L’Alto Adige, invece, è rappresentato da Manuel Niederstätter della Niederstätter SpA di Renon, che ha raggiunto il terzo posto in virtù del lavoro sul portale Rentams, una sorta di condivisione applicata alle macchine che operano in edilizia.

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