«Abbiamo mantenuto la promessa sbloccando uno dei tratti più critici prima dell’esodo di agosto» ha detto il presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna nell’inaugurare l’apertura del nuovo tratto a tre corsie – il primo aperto in Friuli Venezia Giulia sull’autostrada A4 – dal nodo di Palmanova fino a un chilometro e mezzo dopo l’area di servizio di Gonars in direzione Venezia.
L’importante traguardo raggiunto è stato presentato al pubblico nel cantiere di Fauglis, cuore dei lavori del primo sub lotto (Gonars – nodo di Palmanova) del quarto lotto (Gonars – Villesse) alla presenza del presidente della Regione e Commissario Straordinario per l’emergenza in A4, Massimiliano Fedriga che ha sottolineato «il successo di squadra» che ha reso possibile questo importante passo avanti verso la conclusione dei lavori della terza corsia sull’autostrada A4 Venezia – Trieste.
«Spesso – ha esordito Fedriga – si guarda con invidia ai cantieri all’estero dicendo che in Italia tutto procede con lentezza. In questo caso abbiamo l’esempio opposto. Un esempio di efficienza che ci consentirà di concludere un’opera milionaria in anticipo addirittura di quasi un anno. E’ un successo di cui ogni cittadino del Friuli Venezia Giulia deve essere orgoglioso».
Il nuovo tratto a tre corsie è lungo circa tre chilometri e mezzo e interessa i comuni di Gonars e Bagnaria Arsa. E’ uno dei punti più delicati e strategici dell’asse autostradale perché coinvolge il nodo di interconnessione fra A4 e A23 all’altezza di Palmanova dove si intersecano i flussi di traffico da e verso Venezia, Udine, Trieste e quelli diretti verso l’Austria e la Slovenia. Iniziati a ottobre 2017 i lavori sono stati molto impegnativi e complessi così come particolarmente delicata la gestione del cantiere: i mezzi operativi, infatti, entrano in cantiere direttamente dall’autostrada, attraverso appositi varchi realizzati ad hoc.
Oltre all’allargamento della carreggiata (da due a tre corsie) gli interventi hanno riguardato la demolizione e costruzione di tre cavalcavia, fra i quali quello sulla direttrice Trieste – Venezia, l’opera principale del primo sub lotto, inaugurato il 2 giugno di quest’anno. Si tratta di un manufatto imponente in acciaio e calcestruzzo composto da due campate, lungo 120 metri e la cui struttura in acciaio pesa 530 tonnellate. L’impresa realizzatrice del lotto è un’Ati (Associazione Temporanea d’impresa) formata dalla capofila Cmb (Società cooperativa muratori e braccianti di Carpi, dalla C.E.L.S.A. Soc. Coop di Latisana (UD) e dalla C.G.S. SpA di Udine), rappresentata dal vice presidente Roberto Davoli, che ha rimarcato come il Friuli Venezia Giulia sia una regione dove «la CMB sta seguendo più cantieri dei quali il più impegnativo è sicuramente quello del nodo di Palmanova se non altro per i ritmi serrati di operatività».
«Grazie a questi lavori e all’allargamento della sede stradale dal nodo di Palmanova a Gonars eliminiamo una prima “strettoia” che creava una sorta di imbuto ai transiti dei veicoli e dei mezzi pesanti – ha spiegato Castagna -. Il traffico scorrerà più agevolmente e le congestioni e rallentamenti saranno più contenuti e soprattutto di rapida risoluzione».
A beneficiare di questo sblocco del cantiere sarà anche il comune di Gonars. Il sindaco Ivan Diego Boemo ha parlato di un’opera «strategica e sentita anche dall’intera popolazione che ogni settimana ha dovuto sopportare il passaggio di migliaia di camion, che uscivano dai caselli di Latisana o Palmanova e attraversavano il centro di Fauglis. Oggi riceviamo una prima risposta concreta a questo problema».
Il prossimo traguardo di questa intensa e impegnativa “corsa a tappe” sarà l’apertura della terza corsia nel tratto Gonars – nodo di Palmanova anche in direzione Trieste per quest’autunno. Entro fine anno – con un semestre d’anticipo rispetto alle previsioni – verrà terminato tutto il primo sub lotto del quarto lotto, lungo complessivamente 4.700 metri. Sempre entro la fine del 2019, massimo entro i primi mesi del 2020, Autovie Venete conta di aprire al traffico il tratto più impegnativo e trafficato dell’intera opera (dal ponte sul Tagliamento al nodo di Palmanova). Quindi sarà la volta del tratto tra Portogruaro e Alvisopoli, la cui conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2020 o al massimo nei primi mesi del 2021.
Soddisfatto anche l’assessore regionale a infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, secondo cui «oggi si apre un tratto fondamentale per la viabilità, in vista degli imminenti esodi estivi perché il restringimento al nodo di Palmanova rappresentava un collo di bottiglia. La forte contrazione dei tempi di realizzazione dell’opera nella sua interezza rappresenta un dato molto rilevante per il Friuli Venezia Giulia, perché la terza corsia oltre a garantire maggiore sicurezza ai viaggiatori renderà anche più competitive le imprese del territorio».
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