Emilia Romagna, fondi Ue per depurare acque le reflue

Allo studio un progetto guidato da Enea per testare nuove soluzioni tecnologicamente avazate. 

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depurare le acque reflue

Trovare soluzioni tecnologicamente avanzate e nuovi modelli di business per valorizzare l’intera catena del trattamento per depurare le acque reflue municipali e industriali è l’obiettivo del progettoValue Ce-in”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna attraverso risorse del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr) e coordinato da Enea.

L’iniziativa, che ha un valore totale di 1,12 milioni di euro (contributo Por Fesr 798.000 euro), punta anche a sviluppare sistemi intelligenti per testare biotecnologie innovative per depurare le acque reflue e per il reimpiego di materie come alghe, carboni vegetali e bio-oli risultantidal trattamento delle acque reflue. Oltre a Enea, sono coinvolti anche Cnr, Università di Bologna e Ferrara, Politecnico di Milano e le aziende Hera, Caviro Distillerie, Agrosistemi, Irritec, Alga&Zyme Factory e Promosagri.

«Presso l’impianto Hera di Cesena, Enea e l’Università di Bologna implementeranno un prototipo per il monitoraggio della qualità delle acque reflue trattate destinate ad uso irriguo. Queste verranno fatte affluire verso una superficie agricola sperimentale coltivata ad ortaggi e ne valuteremo gli impatti agronomici ed ambientali – spiega Luigi Petta dell’Enea -. Inoltre, abbiamo previsto, in collaborazione con il Cnr, lo sviluppo di metodiche di monitoraggio e di tecnologie per il trattamento di contaminanti emergenti come le microplastiche».

Lavorare sugli scarichi urbani può trasformare un problema in una risorsa. Troppo spesso i depuratori esistenti lavorano male, con molti inquinanti che non riescono ad essere trattenuti. L’impiego di nuove metodiche possono migliorare il trattamento delle acque, evitando il rilascio nei corpi acquiferi di sostanze che con il tempo possono concentrarsi raggiungendo soglie di pericolosità. Inoltre, da quanto viene scaricato nelle fogne si possono ricavare materiali utili per un nuovo ciclo produttivo: dalla cellulosa agli olii, generando anche energia tramite il trattamento dei fanghi.

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