Secondo quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna, curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, il primo trimestre del 2019 si apre positivamente per l’export regionale (+1% la variazione percentuale tendenziale), proseguendo il percorso del 2018 (+1,3%). Spiccano in particolare i buoni risultati ottenuti dai distretti della meccanica, in progresso del 3,8% nei primi tre mesi dell’anno.
«Possiamo considerare l’andamento dell’export dei distretti un affidabile termometro sullo stato di salute dell’economia regionale – commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo –. Dallo studio emerge quindi come, nonostante le condizioni di accesso al credito continuino ad essere favorevoli, le aziende emiliano romagnole non siano immuni dalle tensioni commerciali internazionali. Ciò nonostante, l’Emilia Romagna continua a porsi all’avanguardia nel panorama imprenditoriale nazionale con ben 14 distretti su 20 che hanno chiuso il periodo gennaio-marzo 2019 in crescita».
Buona performance nei mercati maturi (+3,1%), dove spicca l’aumento delle vendite negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Giappone. Si sono osservati, invece, risultati negativi sui nuovi mercati (-3,1%), che incidono per il 32% dell’export distrettuale nel 1° trimestre 2019. Pesa la forte riduzione delle esportazioni in Turchia, Iran, Russia e Sud Africa, non totalmente compensata dalla crescita in Cina e in Brasile.
Quanto ai singoli distretti industriali, nella Meccanica hanno registrato una buona crescita quasi tutti i distretti: le Macchine utensili di Piacenza (+34,2%), le Macchine per l’imballaggio di Bologna (+9,9%), le Macchine per il legno di Rimini (+8,1%), i Ciclomotori di Bologna (+4,8%), la Meccatronica di Reggio Emilia (+2%), la Food machinery di Parma (+1,8%) e le Macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (+1%). Risultano invece in calo le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-15,6%).
Situazione quasi totalmente positiva anche nel settore Alimentare. Ottima crescita dei distretti del Lattiero-caseario di Reggio Emilia e parmense (rispettivamente +15,2% e +2,2%) e dell’Ortofrutta romagnola (+9,2%). Alla crescita del distretto dei Salumi di Reggio Emilia (+5,9%) segue la sostanziale stabilità di quelli di Parma (+0,2%) e si contrappone il calo di quelli del modenese (-7,2%); si è inoltre consolidata la tendenza negativa dell’Alimentare di Parma (-12,8%).
Nel Sistema moda si è osservata una dinamica debole: sono calate le Calzature di San Mauro Pascoli (-5,2%) e l’Abbigliamento di Rimini (-14,6%), mentre la Maglieria e abbigliamento di Carpi ha mostrato un andamento solo leggermente positivo (+1%).
Nel Sistema casa, al rafforzamento dell’export dei Mobili imbottiti di Forlì, che anche nel 1° trimestre del 2019 ha fatto registrare una crescita del 12,9%, si è contrapposto l’andamento negativo del distretto delle Piastrelle di Sassuolo, che ha subito un lieve calo delle vendite estere (-1%).
In calo nel periodo gennaio-marzo 2019 le esportazioni dei Poli tecnologici regionali, in controtendenza rispetto alla dinamica nazionale (-1,7% versus +9%). Pesa il calo del Polo ICT dell’Emilia Romagna (-11,7%), non compensato dalle buone performance dei Poli del Biomedicale di Mirandola e di Bologna (rispettivamente +11,5% e +3,8%).
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