Friulia la supporto delle Pmie delle microimprese

Messi in campo strumenti innovativi e mini bond nel piano d’azione 2019-’22. Fedriga: «la Regione supporta la spina dorsale dell’economia locale». 

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Il presidente di Friuli, Federica Seganti, con il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga

Presentato a Trieste il piano industriale di Friulia, la finanziaria della regione Friuli Venezia Giulia per il periodo 2019-’22, focalizzato sul supporto e sostegno delle piccole e medie imprese, oltre alle microimprese.

«La nuova gestione di Friulia punta, in accordo con la Regione e parallelamente alle iniziative tradizionalmente realizzate, a dare supporto in particolare alle piccole e medie imprese (Pmi) che compongono gran parte del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia – ha detto il governatore regionale, Massimiliano Fedriga -. In questo modo verranno sostenuti lo sviluppo e l’innovazione e saranno consolidate le imprese locali, con un occhio di riguardo alle startup».

Azione che sarà attuata attraverso un mix tra attività tradizionali e strumenti innovativi con il duplice obiettivo di ampliare la platea delle imprese potenzialmente beneficiarie e di iniziare a concorrere all’erogazione di finanziamenti tramite strumenti di finanza agevolata che facilitino l’accesso al credito delle Pmi.

Fedriga ha rimarcato «l’importanza della finanziaria regionale per la crescita del Friuli Venezia Giulia e il ruolo fondamentale giocato in questi anni a sostegno di tante realtà sane che, per problemi finanziari dovuti alla congiuntura economica, rischiavano di dover sospendere la produzione» evidenziando che «nel prossimo assestamento di bilancio verranno destinate alla finanziaria ulteriori risorse, le quali saranno utilizzate per aumentare la competitività delle nostre imprese».

Le principali novità del piano industriale di Friulia riguardano quindi le azioni a favore di Pmi, micro imprese, start up e venture capital, tramite strumenti creati ad hoc come i minibond (ai quali hanno avuto accesso già tre realtà) e altre iniziative innovative tra cui “tranched cover” e “liquidity facility”, che mirano a facilitare le condizioni di accesso al credito. Continueranno inoltre ad essere proposti gli strumenti già consolidati come il “money coaching”, il finanziamento finalizzato al rilancio aziendale, il “replacement”, il sostegno nella delicata fase del passaggio generazionale, e la finanza di progetto.

Friulia avrà poi un ruolo di primo piano nell’azione di accompagnamento delle Pmi per l’accesso ai mercati internazionali, anche grazie ai servizi offerti della controllata Finest, che saranno ulteriormente implementati per supportare l’export delle imprese del territorio già dalle prime fasi del processo di internazionalizzazione, ben prima dell’apertura di sedi all’estero. In merito, Fedriga ha spiegato che «l’attenzione dimostrata alle Pmi e alle micro imprese attraverso il nuovo piano aziendale è fondamentale, perché grazie al know how di Friulia queste potranno puntare sull’export e ampliare così notevolmente i propri margini di crescita. La finanziaria regionale fornirà infatti un supporto essenziale a molte aziende che, pur essendo fondate su buone idee imprenditoriali, non hanno ancora sviluppato l’organizzazione e la strutturazione sufficienti a competere sui mercati internazionali».

Fedriga ha poi espresso «particolare soddisfazione per la messa a disposizione delle aziende dei mini-bond, i quali possono essere uno strumento innovativo per rispondere alle esigenze finanziarie delle nuove imprese, che spesso non trovano soddisfazione nel percorso di credito tradizionale proprio a causa della loro recente costituzione».

Come ha evidenziato la presidente di Friulia, Federica Seganti, l’azione della finanziaria regionale punta a «sviluppare ulteriormente l’attività tradizionale, raggiungendo circa 70 Pmi in portafoglio, e a concorrere all’erogazione di finanziamenti a un target stimato di oltre 130 aziende giovani in fase di crescita tramite strumenti di finanza agevolata. Inoltre, grazie alla partnership tra la finanziaria regionale e l’Agenzia lavoro e sviluppo impresa, verranno favoriti nuovi investimenti e insediamenti produttivi che accresceranno l’attrattività della Regione. Il piano prevede, infine, un attento controllo dei costi di gestione, che grazie all’ottimizzazione dei processi e alla valorizzazione delle professionalità interne hanno consentito di continuare a ridurre i costi a giugno 2019 del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2018». In merito, Seganti ha rimarcato che l’efficienza gestionale e il presidio della qualità e dello sviluppo delle risorse sono il presupposto per garantire l’efficacia nel lungo periodo dell’attività di supporto al territorio di Friulia.

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