Un nuovo impianto all’avanguardia per verniciare le scocche del Suv dei record: Lamborghini festeggia nel migliore dei modi i dati di vendita del primo semestre 2019 (+96%), inaugurando la struttura sono verniciati gli Urus, il modello che ha cambiato la vita alla casa di Sant’Agata.
«E’ uno stabilimento unico nel suo genere, un progetto pilota per tutto il nostro gruppo Volkswagen Audi che consente di dimezzare gli sprechi di materiale con ridotto impatto ambientale», spiega il presidente di Lamborghini, Claudio Domenicali, che si gode i risultati di questi mesi: «siamo forti e stiamo crescendo, ora dobbiamo stabilizzare ciò che siamo diventati e cogliere quei cambiamenti che fanno felici i nostri clienti».
I numeri certificano un grande successo: in sei mesi, Lamborghini ha consegnato 4.553 vetture in tutto il mondo, raddoppiando i dati dello stesso periodo dell’anno scorso e superando la soglia dell’intero 2017. Oltre la metà delle vendite dipende da Urus, che ha sfiorato quota 2.700 consegne da gennaio a fine giugno, mentre le altre linee di modelli supersportivi rappresentano ormai poco più del 40%.
Il primo mercato di Lamborghini si confermano gli Stati Uniti, seguiti dalla Cina, Regno Unito, Giappone e Germania. Sempre l’America è la regione con il maggior incremento di vendite: +128%, davanti all’Asia-Pacifico, che ha comunque raddoppiato i propri volumi, e l’Europa, con un saldo positivo di oltre il 67%.
«Lamborghini è un esempio di capitali esteri che individuano un territorio e delle competenze che possono essere trovate solo qui da noi – sottolinea Domenicali -. Abbiamo alzato la testa, ma ora, prima di guardare oltre, ricordiamoci che il mondo dell’automotive e del lusso sta cambiando e dobbiamo essere bravi a interpretare questo mutamento, mantenendo valori e tradizioni dei nostri prodotti». Un po’ come si è cercato di fare nel nuovo impianto di verniciatura, nel quale tecnologie avanzatissime vanno a braccetto con un’arte manuale e artigiana, che da sempre contraddistingue il marchio di Sant’Agata.
Nel nuovo padiglione di verniciatura – circa 17.000 metri quadrati per un investimento di 50 milioni di euro – lavoreranno a pieno ritmo 200 persone, in gran parte nuovi assunti, e potranno essere fino a 23 le auto verniciate ogni giorno. Duecento persone, ricorda il direttore delle risorse umane, Umberto Tossini, «provenienti da 10 nazionalità diverse, che riusciranno a realizzare un’infinità di colori: il segnale migliore per il futuro di un Paese così in difficoltà nell’elaborare quell’innovazione sociale che servirebbe a una vera integrazione».
In totale, gli ultimi arrivi hanno portato a 1.750 i dipendenti a tempo indeterminato in azienda, 600 in più rispetto a 3 anni fa. Merito dei dati di bilancio: nel 2019 è atteso un fatturato 1,7 miliardi contro i 320 milioni di 8 anni fa, grazie anche a 2,5 miliardi di investimenti tra ricerca e sviluppo.
Oltre ai 9 colori di serie, nel nuovo stabilimento esiste uno speciale settore che crea le tonalità su misura di ogni cliente, con effetti speciali e ogni altra finitura che la fantasia dei milionari possa sfornare.
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