Cassa Centrale Banca con il “Progetto MOG” (Macchina Operativa di Gruppo) avvia la riorganizzazione industriale che prevede un radicale ridisegno della complessiva architettura societaria che porterà entro il 2020 ad arrivare ad un’unica società di servizi informatici e bancari di riferimento al posto delle attuali otto, in linea anche con le aspettative della Vigilanza europea ed italiana.
Ad oggi sono ben otto le società che il gruppo bancario Cassa Centrale conta nell’ambito dei servizi ICT e back office: Phoenix Informatica Bancaria (“Phoenix”), Centro Servizi Direzionali (“CSD”), CESVE (“CESVE”), Bologna servizi bancari (“BSB”), Informatica bancaria finanziaria (“IBIFIN”), Informatica bancaria Trentina (“IBT”), Servizi Informatici Bancari Trentini (“SIBT”) e Servizi Bancari Associati (“SBA”). Negli ultimi vent’anni hanno fornito alle banche prodotti e servizi competitivi, garantendo qualità ed innovazione e facendosi apprezzare sul mercato anche da banche di piccole e medie dimensioni non appartenenti al circuito del credito cooperativo. Sono 150 i clienti, appartenenti sia al mondodelle BCC–CR–Raika, sia al mondo delle Popolari, delle S.p.a e delle Casse di Risparmio che gravitano attorno al Gruppo.
Le otto società saranno incorporate in Phoenix Informatica Bancaria con l’obiettivo, a breve termine, di semplificare la struttura di gestione. Si svilupperanno sinergie operative e nasceranno nel tempo poli specialistici, anche territoriali, al servizio dell’evoluzione industriale del Gruppo e delle banche. L’operazione coinvolgerà 640 dipendenti e darà vita ad una realtà con una nuova denominazione sociale.
«Servono una visione e obiettivi chiari – ha dichiarato il presidente di Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi – per guardare al futuro con coraggio e determinazione. Ciò significa dover prendere decisioni importanti e responsabili, che assicurino prospettive di efficienza e competitività al Gruppo e di conseguenza un beneficio a vantaggio di tutte le banche affiliate, che sono e rimarranno al centro del nostro progetto».
L’offerta di sistemi informativi efficienti e di servizi all’avanguardia ha permesso a Cassa Centrale di allacciare rapporti strategici e commerciali anche fuori dal credito cooperativo. Rapporti che è intenzione del Gruppo coltivare e intensificare.
«Questa riorganizzazione è una sfida che ci proietta verso il futuro – ha dichiarato l’amministratore delegato di Cassa Centrale Banca, Mario Sartori – e sarà un grande impegno per tutti. Abbiamo avviato i primi confronti con le rappresentanze sindacali nazionali per la presentazione del “Progetto Mog” in un clima costruttivo. Siamo di fronte a una reale opportunità di crescita e di miglioramento per le persone che da sempre sono il vero valore del nostro Gruppo. Con il contributo di tutti, saremo in grado di raggiungere fondamentali e importanti obiettivi».
Il percorso di riorganizzazione dei servizi informatici del gruppo Cassa Centrale Banca prevede un ciclo da chiudere entro il 2020 attraverso più operazioni di aggregazione societaria. Si inizierà con la fusione per incorporazione di SBA (il ramo d’azienda di SIBT sarà ceduto a SBA con decorrenza 1 luglio 2019), CSD, IBIFIN e IBT in Phoenix, da realizzarsi entro la fine del 2019, con efficacia 1 gennaio 2020. Entro il primo semestre 2020 avverrà la fusione per incorporazione di CESVE e BSB in Phoenix.
Nel corso dei prossimi mesi le società lavoreranno insieme, coordinate della capogruppo, per l’avvio operativo della nuova realtà.
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