La Fondazione Arena di Verona celebra Zeffirelli con “La Traviata”

Inaugurazione della stagione lirica alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ministro delle Finanze, Giovanni Tria, e di numerose altri esponenti della politica e dello spettacolo. Diretta mondovisione Rai dell’evento. 

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Fondazione Arena di Verona

 

Per celebrare la recente scomparsa di Franco Zeffirelli, regista e scenografo che all’Arena di Verona ha realizzato la sua ultima impresa con il nuovo allestimento de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, la Fondazione Arena di Verona ha realizzato un notevole sforzo organizzativo, culminato con la trasmissione in mondovisione dell’evento grazie al supporto tecnico della Rai, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro delle Finanze, Giovanni Tria, e di numerosi altri esponenti della politica e dello spettacolo.

L’edizione 2019 della rassegna operistica scaligera nel più grande teatro all’aperto del mondo, è stata all’insegna del tutto esaurito come si conviene ad un kolossal che in apertura, subito dopo l’inno d’Italia intonato dall’Orchestrae dal Coro scaligero diretti dal maestro Daniel Oren, ha celebrato con un video Franco Zeffirelli, che firma regia e scene de “La Traviata”, un video di 3 minuti dedicato a “Franco Zeffirelli creatore di sogni”” che si apre sulle note di “Amami Alfredo” e si chiude con un “all right” del maestro fiorentino che manda un bacio.

Quella che ha aperto la stagione lirica 2019 della Fondazione Arena di Verona è la nona Traviata di Zeffirelli, che conosceva l’opera verdiana forse meglio di chiunque. Il suo battesimo con l’opera per antonomasia avvenne nel 1958 a Dallas con Maria Callas nei panni di Violetta Valery, ruolo affidato nella “prima” veronese al soprano polacco Aleksandra Kurzak che alla fine dello spettacolo ha raccolto lunghi, meritati applausi. Nei panni di Alfredo il tenore Pavel Petrov, forse un po’ al di sotto delle attese del pubblico, come Germont è tornato il baritono Leo Nucci, salutato più volte dal pubblico scaligero con ovazioni e acclamazioni.  Proprio Nucci ha commentato con emozione la sua recita nell’ultimo lavoro di Zeffirelli: «nonostante questo mestiere che facciamo, dobbiamo andare avanti. L’emozione è tanta perché sentiamo la responsabilità di dover fare certamente il nostro dovere, ma il meglio per ricordarlo e sono emozionato. Lo dico senza retorica».

Fondazione Arena di Verona
il palco delle autorità con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Soddisfatto il sindaco d Verona e presidente della Fondazione Arena di Verona, Federico Sboarina: «è stata una “prima” come mai si era vista in Arena e che è stata trasmessa in tutto il mondo. Un evento che supera i confini dello spettacolo lirico per diventare un grande evento mediatico».

I costumi (molto belli) sono di Maurizio Millenotti, la coreografia dell’étoile Giuseppe Picone. L’allestimento kolossal è tra i più ambiziosi mai realizzati dai lavoratori veronesi e corona il sogno di Zeffirelli dopo 60 anni di lavoro sull’opera verdiana. «Una magia che si rinnova sul nostro immenso palcoscenico, meta lungamente sognata per questa produzione – ha aggiunto la sovrintendente della Fondazione, Cecilia Gasdia -, Franco Zeffirelli è un maestro indiscusso dell’Opera e la sua Traviata è un capolavoro di teatro musicale che abbiamo realizzato al meglio: tutti gli dobbiamo molto, l’abbiamo amato molto, come lui ha amato Verona».

Questa sera, il Festival lirico scaligero prosegue, tempo permettendo, con la recita numero 700 de “Aida”, altra pietra miliare dell’opera di Giuseppe Verdi, proposta al pubblico nella storia edizione del 1913.

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