Più di 24 milioni di euro per un totale di 1.276 progetti realizzati sul territorio di Bologna e Ravenna sono le cifre che emergono dal bilancio di mandato 2015-2019 della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Nel quadriennio la Fondazione del Monte ha sostanzialmente mantenuto costante la sua dimensione patrimoniale: dai 231 milioni di euro dell’esercizio 2015 ai 233 milioni di euro del 2018. Durante il mandato 2015-2019, i costi ordinari di funzionamento sono stati abbattuti del 25%, grazie alla riduzione del numero di componenti del consiglio di amministrazione (passati da 9 a 4), dei compensi ai componenti degli organi e dei costi di gestione interna. Il risultato economico sui quattro anni ha prodotto oltre 39 milioni di euro, con una redditività annua mediamente superiore al 4%.
Quattro anni di lavoro durante i quali la Fondazione ha ridefinito la propria identità e il proprio ruolo, in un contesto finanziario, sociale e politico fortemente incerto e instabile. Si è passati da un modello erogativo a uno partecipativo – l’80% dei fondi stanziati sostengono iniziative presentate da soggetti terzi e il 20% iniziative proprie – non limitandosi a fornire risorse ma giocando un ruolo essenziale di collante sociale.
«Bologna e Ravenna si confermano comunità ricche di intelligenze, energie e capacità di sperimentazione in chiave sociale – commenta la presidente della Fondazione, Giusella Finocchiaro -. La vocazione a cooperare e a ricercare soluzioni innovative di fronte a scenari che mutano repentinamente è un valore del nostro territorio da preservare con cura. Ancora prima del merito e dell’ambito dei progetti sostenuti la nostra attenzione è stata rivolta ai soggetti proponenti: nell’ascolto, nell’incontro, nel proporre reti, nell’innalzare il livello delle sfide, nell’aprire sguardi. In questo modo – sottolinea Finocchiaro – abbiamo interpretato la nostra responsabilità di gestire al meglio le risorse erogate: assegnandole a progetti di valore, certamente, ma proposti e implementati da soggetti davvero in connessione con i beneficiari finali. Ci siamo proposti come soggetto non solo sussidiario, ma qualcosa di più: un punto di riferimento grazie al quale le idee progettuali, anche estemporanee, possano trasformarsi in azioni e misure a forte impatto sociale, capaci di generare benessere diffuso e duraturo».
Nel quadriennio 2015-2019 sono stati erogati al settore cultura 7.453.420 euro, al sociale 8.146.000 euro, alla ricerca scientifica 1.547.634 euro, allo sviluppo locale 1.931.100 euro e 5.402.814 euro ai progetti trasversali, ovvero progetti che hanno visto coinvolte più linee d’intervento.
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