Il Tirolo austriaco insiste sulla linea dura contro il traffico di transito e vuole intervenire ora anche con divieti temporanei sulle strade secondarie che i navigatori indicano agli automobilisti quando si formano colonne in autostrada, ipotizzando anche l’utilizzo dell’esercito per controllare le uscite autostradali soprattutto nella Wipptal, la valle che collega Innsbruck con il Brennero, dove gli abitanti lamentano che a causa dei percorsi alternativi proposti dai navigatori interattivi, si intasano anche le strade che attraversano i loro paesini.
La giunta del land Tirolo, formata da una maggioranza di Popolari e Verdi, ha annunciato una mozione urgente che prevede la possibilità di chiudere le uscite autostradali per «garantire la sicurezza stradale» sulle strade secondarie sulla stregua di un simile provvedimento già in vigore a Salisburgo nei pressi del confine con la Germania al Walserberg. I controlli potrebbero essere affidati all’esercito.
La mozione proposta da Florian Riedl, referente per il traffico dei Popolari austriaci nella Dieta tirolese, sarà discussa durante la seduta di luglio con procedura d’urgenza condivisa dai Verdi partner di governo tirolese, che ha avanzato pure l’intervento dell’esercito per applicare e far rispettare il nuovo divieto se questo venisse effettivamente varato nell’acquiescenza dei paesi confinanti e della stessa Unione Europea.
Ad invocare blocchi, limitazioni e divieti lungo la tratta austriaca del Brenenro, Popolari e verdi non sono soli: ci sono anche i socialdemocratici della Spò tirolese che ha predisposto una mozione urgente contro il traffico di transito rafforzando i divieti soprattutto verso il traffico pesante, limitando il peso legale circolante, abbassandolo da 44 (limite europeo) a 28 tonnellate. A completare il quadro politico ci si mette pure il Neos, il nuovo movimento liberale-conservatore austriaco, che vorrebbe introdurre una tassa sui camion che sconfinano in Austria per fare il pieno a prezzi molto più bassi che altrove.
Una proposta, quella del Tirolo austriaco, che ha fatto scattare la secca reazione di Conftrasporto Confcommercio. Secondo il vicepresidentedi Conftrasporto, Paolo Uggè, «si tratta di una proposta assurda se non ridicola. Sarebbe la conferma piena di un’arroganza senza limiti, che Conftrasporto ha già avuto modo di segnalare – ribadisce Uggè -. Emerge un domanda, tuttavia, che non può essere evitata e che riguarda il comportamento del governo italiano. A questo punto appare del tutto evidente che non possono essere sufficienti le dichiarazioni rilasciate alla stampa, a suo tempo, dal nostro ministro dei Trasporti, ma che è indispensabile agire introducendo misure che salvaguardino l’ambiente e la sicurezza nel nostro Paese» bloccando e limitando i camion con targa austriaca.
«Il limite della misura non sembra proprio appartenere a questi figli di un’ideologia sovranista inaccettabile e da respingere senza se e senza ma – aggiunge Uggè -. Questo si rende necessario anche perché, dopo l’annuncio della messa in campo dell’esercito, ci dobbiamo attendere come prossimo passo il dispiegamento delle panzer division di triste memoria al confine? Il governo austriaco e del Tirolo non possono tacere e quello italiano deve chiedere una decisa presa di posizione».
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