Un nuovo supercomputer da 120 milioni di euro sta per arrivare al Tecnopolo di Bologna grazie al bando europeo proposto dal Cineca come progetto italiano per l’assegnazione dei supercomputer dell’EuroHPC Joint Undertaking, l’impresa comune europea a supporto di progetti e infrastrutture per il calcolo ad alte prestazioni.
L’Emilia Romagna, dove già oggi si concentra il 70% della capacita di calcolo e di archiviazione nazionale, con migliaia di ricercatori coinvolti, con questo nuovo supercalcolatore passa dalla XIX alla V posizione nella classifica mondiale, diventando di fatto la “Data Valley” europea. Per Bologna un nuovo successo europeo dopo l’assegnazione, al Tecnopolo, del Data Center del Centro europeo per le previsioni metereologiche di medio termine (Ecmwf).
«L’Emilia Romagna pone definitivamente le basi per essere la piattaforma europea e internazionale per lo studio e le applicazioni in materia di Big Data e intelligenza artificiale – commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Una vera e propria “Data Valley”, con importanti possibilità di sviluppo nei campi industriale, ricerca e sviluppo, scienza della vita, ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici. Un risultato che premia gli investimentidi questi anni che porta ad oltre 350 milioni di euro gli investimenti nel settore del calcolo ad alte prestazioni».
EuroHPC è l’impresa europea che acquisirà, creerà e implementerà in tutta Europa un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni (HPC) all’avanguardia e sosterrà anche un programma di ricerca e innovazione per sviluppare le tecnologie e le macchine (hardware), nonché le applicazioni (software) destinate ai supercomputer.
Il contributo della Ue a EuroHPC ammonta a circa 486 milioni di euro nell’ambito del quadro finanziario pluriennale attuale, cui corrisponderà un contributo analogo degli Stati membri e dei Paesi associati. Si prevede che entro il 2020 sarà investito in totale un miliardo di euro circa di finanziamenti pubblici, cui si andranno ad aggiungere contributi in natura da parte di privati aderenti all’iniziativa.
Grazie all’infrastruttura EuroHPC, il settore industriale europeo, in particolare le piccole e medie imprese, potrà accedere più facilmente ai supercomputer per sviluppare prodotti innovativi. L’utilizzo del calcolo ad alte prestazioni ha un impatto crescente su vari settori e sulle aziende, in quanto riduce considerevolmente i cicli di progettazione e di produzione, accelera la progettazione di nuovi materiali, razionalizza i costi, aumenta l’efficienza delle risorse, e accorcia e ottimizza i processi decisionali. Ad esempio, i supercomputer permettono di ridurre i cicli di produzione delle automobili da 60 a 24 mesi.
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