Golden Goose è un marchio veneziano che è stato tra i primi a credere veramente nell’abbigliamento sportivo e nelle sneakers come accessori di lusso. Una scommessa che, a quanto pare, è stata pienamente vinta, come ampiamente dimostrato dal successo dei prodotti firmati Golden Goose, certo, ma anche dai numeri collezionati da questo marchio nel 2018.
Sono articoli che vanno a ruba, tanto da poter trovare gli iconici modelli di sneakers Golden Goose nei saldi organizzati dai grandi siti di moda. Inoltre, i numeri di bilancio relativi al marchio veneziano rappresentano la seconda, inconfutabile prova di quella che è stata la grande scommessa vincente di questa azienda tutta veneta.
La crescita del marchio Golden Goose nel 2018
Il 2018 è stato uno degli anni di maggior successo per il marchio veneziano chiuso finanziariamente a quota 186 milioni di euro di fatturato, con un incremento del 30% rispetto al 2017. Ma non ci si ferma qui, perché la strada intrapresa da Golden Goose parla di presente, ma anche di ambizioni per il futuro. Ambizioni concrete che, basandosi sull’andamento delle vendite e sulle aspirazioni del marchio, puntano a sforare quota 500 milioni di euro di fatturato entro il 2022. Anima veneziana, certo, ma che ovviamente ha saputo ancora una volta guardare lontano, come dimostrato dall’importanza delle esportazioni per questo marchio che attualmente costituiscono l’80% del fatturato.
Grazie a questi numeri incredibili, l’elevato cash flow generato nel 2018 ha permesso a Golden Goose di pagare al fondo Carlyle (socio del marchio) un dividendo assolutamente straordinario di ben 100 milioni di euro. Il marchio fondato nel 2000 da Francesca Rinaldo e Alessandro Gallo, dunque, prosegue lungo la scia del successo.
Un’eccellenza artigiana tutta veneziana
Spesso si è abituati a guardare alla moda come ad un mondo fatto di articoli prodotti in serie, senza amore, votati solo alle vendite. Il marchio Golden Goose rappresenta una delle migliori eccezioni a questa regola: un’eccezione dal sapore e dalle tinte “Made in Venice”, votata alla produzione artigianale e alla valorizzazione del territorio veneto, come sottolineato dall’amministratore delegato Silvio Campara secondo cui il pregio del marchio è proprio da identificarsi nella sua “perfetta imperfezione” tipica dell’artigianato, dove più che la vendita di un prodotto in massa è il fattore fidelizzazione a contare davvero. Chi acquista queste sneakers è in grado appunto di identificarsi con esse, in quanto la creazione dei prodotti avviene attraverso una personalizzazione partecipata con il cliente: obiettivo che solo in pochi possono dire di aver raggiunto.
All’interno di questo quadro, Campara specifica come le ambizioni di Golden Goose non snatureranno mai l’essenza di questo marchio: anche se si dovrà aumentare la produzione (e non di poco), il marchio rimarrà legatissimo alla Riviera del Brenta. Un legame testimoniato anche dall’intenzione di aprire la prima scuola Golden Goose a Marghera, dove saranno insegnate le tecniche artigianali di produzione che contraddistinguono l’azienda, ovvero, quel “saper fare” che rappresenta il valore aggiunto del marchio. In questo modo, si spera che i valori che permeano e rendono grande questo marchio possano continuare a crescere anche negli anni a venire.
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