Aeroporto di Venezia: via libera dal Mit alla bretella ferroviaria

Opera finanziata con 425 milioni di euro nel contratto di programma Rfi-Mit 2017-2021. 

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Aeroporto di Venezia

La bretella di collegamento ferroviario tra la linea Venezia-Trieste e l’aeroporto di Venezia “Marco Polo” si farà. Il progetto non è in fase di revisione né sottoposto ad alcuna analisi costi-benefici. Lo precisa il ministero per le Infrastrutture e trasporti secondo cui «l’opera è finanziata, per un ammontare di 425 milioni di euro, nel Contratto di programma Rfi-Mit 2017-2021. E il Governo ha individuato l’infrastruttura come una di quelle la cui realizzazione verrà accelerata con il commissariamento, grazie alle novità normative introdotte dal decreto Sblocca cantieri».

Per quanto riguarda poi il cosiddetto “cappio”, il Mit «ribadisce che il progetto originario, che lo prevede, non è in revisione. Rfi ha solo individuato la possibilità, per venire incontro a osservazioni che sono arrivate dal Parlamento durante la fase di esame del Cdp 2017-2021 e anche in ragione di alcuni costi supplementari (circa 67 milioni di euro) risultanti da approfondimenti progettuali, di suddividere il progetto in due fasi funzionali, la prima delle quali prevede una linea a doppio binario e la predisposizione per la futura chiusura a cappio, che verrà realizzato nella seconda fase. In questo modo il progetto rimane invariato e i lavori possono partire il prima possibile. La realizzazione di quest’opera, così come prevista, è indispensabile per garantire un efficiente trasporto ferroviario da e per l’aeroporto di Venezia, a fruizione di turisti e residenti».

Save, la società che gestisce l’aeroporto lagunare, «prende atto con favore della conferma dell’intero progetto, fondamentale non solo per l’aeroporto, ma per tutto il Veneto e il territorio servito. La società – prosegue Save – continuerà pertanto a lavorare insieme a Enac, Rfi, e Mit per la massima velocizzazione dell’opera, anche in vista dell’auspicata assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Cortina-Milano. Per quanto riguarda l’ipotesi introdotta di suddivisione dell’esecuzione in due fasi, mentre si ritiene normale che si possano esaminare tutte le possibilità in fase preliminare, si reputa che la bretella ferroviaria non possa che essere realizzata in un’unica soluzione così come fino ad oggi strutturata, sia per motivi di funzionalità, che di costi».

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