Ferrovie: riaperta officina manutenzione rotabili InRail a Udine

Investiti 3,5 milioni di euro per riattivare una struttura abbandonata da vent’anni. 

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Con un investimento di 3,5 milioni l’impresa ferroviaria privata InRail ha riportato alla luce l’Officina manutenzione rotabili di via Giulia a Udine, dismessa da vent’anni.

L’inaugurazione è avvenuta in occasione dei dieci anni di attività della società friulana, festeggiati alla presenza della Regione, rappresentata dal governatore Massimiliano Fedriga, vicegovernatore e assessore a infrastrutture e territorio Riccardo Riccardi, oltre ai vertici del comune di Udine.

Un investimento ingente che, secondo Fedriga, «conferma la vocazione logistica della Regione. Infrastrutture e trasporti sono un asset fondamentale dello sviluppo economico del territorio su cui l’Amministrazione regionale sta compiendo importanti investimenti con l’obiettivo di fare del Friuli Venezia Giulia una soluzione logistica unitaria capace di competere sui mercati internazionali della movimentazione merci e dell’intermodalità. Ne sono un esempio gli investimenti su porto di Trieste, stazione di Campo Marzio, Sdag di Gorizia, interporto Cervignano e di Pordenone. I privati, come in questo caso, diventano protagonisti di una visione di sviluppo supportata dalla Regione e favorita anche dai recenti provvedimenti di sostegno all’impresa regionale».

L’operazione di InRail, partecipata in parte dalla società Tenor Srl (63%) e in parte dalla Inter-Rail Spa (37%) i cui capitali sono riconducibili, tra gli altri, alle aziende friulane Abs e Fantoni, è stata pensata dieci anni fa seguendo le linee di un piano strategico che dalla sede legale di Genova a quella operativa di Udine, ora punta a raggiungere il Sud Italia (Taranto e Gioia Tauro) e ha da poco sconfinato in Slovenia con l’apertura di una sede a Nova Gorica e l’acquisizione del certificato di sicurezza per operare sulle tratte ferroviarie slovene senza il ricorso a partner stranieri. InRail, con il supporto della Regione, è ora impegnata nella formazione di 40 macchinisti e conta di proseguire un piano di assunzioni di giovani appassionati del trasporto su rotaia.

L’intervento di recupero ha consentito di restituire all’utilizzo un’area dismessa a due passi dal centro di Udine, vasta oltre 17.000 metri quadrati, di cui 6.000 di spazi coperti, e con un parco ferroviario composto da 11 binari che fanno di questo polo l’officina più grande tra quelle riconducibili a operatori ferroviari privati in Italia.

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