Con una cerimonia pubblica al Teatro Sociale di Trento, i vertici della Fondazione Pezcoller e dell’Associazione americana di ricerca sul cancro hanno consegnato il premio di 75.000 euro al prof. Alberto Mantovani, vincitore della XXII edizione del Premio Pezcoller considerato il Nobel nel campo della ricerca oncologica.
Alberto Mantovani, milanese, quattro figli e otto nipoti, appassionato di calcio, arte e montagna, è un medico oncologo che ha potuto lavorare e sviluppare le sue ricerche in Italia, prima all’Istituto Mario Negri, ora all’Humanitas, di cui è direttore scientifico, oltre che docente all’omonima università e alla Queen Mary di Londra.
Enzo Galligioni, presidente della Fondazione Pezcoller, l’ha definito un personaggio rinascimentale, amante del sapere e del bello, senza timore di andare controcorrente quando serve. Ha scoperto per primo che l’infiammazione non è utile contro i tumori, ma rappresenta invece una situazione favorevole alla crescita delle cellule tumorali. Le sue conoscenze hanno aperto la strada a nuove strategie nella lotta contro il cancro, che s’integrano con gli altri progressi dell’immunoterapia, e che stanno già producendo risultati clinici importanti.
Mantovani è anche il più autorevole ricercatore italiano nelle scienze biomediche e tra i primi dieci immunologi al mondo: «è un grande scienziato italiano del nostro tempo – ha affermato Galligioni – molto rigoroso sul piano scientifico, che crede nel lavoro di squadra, nell’importanza dell’etica, della corretta comunicazione della scienza e del rispetto delle regole, ma anche nell’obbligo di riaffermare e difendere le conquiste della scienza, in particolare quelle che hanno fatto il bene all’umanità».
Mantovani si è detto onorato di ricevere il Premio Pezcoller, considerato dalla comunità scientifica uno dei riconoscimenti più prestigiosi in campo oncologico a livello internazionale, tanto che quattro scienziati premiati negli anni passati hanno poi ricevuto anche il Nobel per la medicina.
A consegnare il Premio Pezcoller e il relativo assegno da 75.000 euro, il presidente della Fondazione omonima Enzo Galligioni insieme ai rappresentanti della Aacr, la past president Elizabeth Jaffee e la ceo Margaret Foti.
Dopo il saluto delle autorità locali, ha concluso la cerimonia del Premio Pezcoller un breve concerto del coro della Sosat, molto apprezzato dal pubblico e dal vincitore.
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