Con un avanzo di 6,1 milioni, e un netto aumento dei proventi da ricerca competitiva, in crescita del 58% si chiude il bilancio consuntivo 2018 di UniBo, l’Università di Bologna. Il documento, approvato dall’amministrazione dell’Alma Mater, mostra un Ateneo increscita con uno stato patrimoniale che segna un incremento del 9,6% rispetto al 2017 e un forte aumento dei proventi in arrivo dalla ricerca competitiva, grazie soprattutto a ottimi risultati ottenuti nei bandi europei.
Aumentano anche le spese per il sostegno agli studenti (+15%) e per il diritto allo studio (+6%). Via libera, inoltre, ad un piano di programmazione del personale che prevede la partenza di 276 procedure concorsuali per docenti ordinari e associati e per ricercatori a tempo determinato.
Rispetto al 2017 il corpo docente è cresciuto di 23 unità e il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato ha visto un aumento di 21 unità. Positivo è il bilancio dell’attività di ricerca dell’Ateneo, in particolare rispetto ai proventi da ricerca competitiva che passano in un anno da 32,6 a 51,5 milioni di euro.
«Voglio esprimere grande soddisfazione per questo importante risultato che sottolinea l’alta qualità della ricerca che nasce all’Università di Bologna – commenta il rettore, Francesco Ubertini -. Questo forte aumento dei proventi da ricerca competitiva deriva prevalentemente dalla capacità dei nostri ricercatori di attrarre fondi europei, a conferma della crescente centralità dell’Alma Mater a livello internazionale».
I concorsi per docenti ordinari e associati e per ricercatori a tempo determinato è reso possibile dal Fondo di finanziamento ordinario 2018 che ha premiato in modo particolare l’Alma Mater: «un piano di reclutamento davvero importante, anche considerate le politiche necessariamente più ridotte degli ultimi anni – sottolinea Ubertini -: in questo modo avremo risorse nuove e motivate per incrementare la nostra attività di ricerca, la terza missione e rendere più alto il livello della nostra didattica».
Per quanto riguarda il sistema di tassazione introdotto in UniBo nel 2017 che aveva portato a una manovra correttiva di bilancio, Ubertinirassicura: «il calo previsto c’è, ma chiudiamo comunque in avanzo e l’anno prossimo torneremo in linea con il passato».
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