La Banca Mondiale ha approvato un progetto da 90 milioni di dollari (79,9 milioni di euro), parte di una più ampia iniziativa da 140 milioni di dollari, per sostenere i Paesi dei Balcani occidentali nell’abbassamento dei costi commerciali e nel miglioramentodell’efficienza dei trasporti.
«Il progetto finanzierà la progettazione, lo sviluppo e l’attuazione di iniziative per migliorare la trasparenza, ridurre i costi di transazione, migliorare il coordinamento tra agenzie e ridurre il tempo necessario per il commercio transfrontaliero – afferma la Banca -. I ritardi nel passaggio delle frontiere nei Balcani occidentali sono cinque volte superiori rispetto a molti Paesi Ue e i camion trascorrono circa 26 milioni di ore ai valichi frontalieri della regione ogni anno – si parla di quasi 3.000 anni» in totale, ha calcolato Linda Van Gelder, direttore regionale della Banca mondiale per i Balcani Occidentali.
Il progetto si concentrerà in particolare su Serbia (40 milioni), Macedonia del nord (30) e Albania (10). L’obiettivo primario è ridurrei costi annuali di esportazione e importazione di oltre il 10%, oltre alle emissioni di gas serra, riducendo i tempi d’attesa alle frontiere per i Tir. L’eccessivo tempo trascorso alle frontiere «attenua l’efficienza, aumenta i costi e ostacola gli scambi» sostiene la Banca Mondiale.
Per rimanere sempre aggiornato con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscriviti al canale Telegram
o vai su Twitter
@nestquotidiano
https://twitter.com/nestquotidiano
o, ancora, su Linkedin
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano
© Riproduzione Riservata