I cellulari ad alto costo non sono più premiati dal mercato

Apple iPhone Xs, Samsung Galaxy S10, Huawei P30 e simili con prezzi ben superiori ai 1.000 euro risentono maggiormente del calo delle vendite. Il pubblico si orienta su una fascia intermedia di prezzo. 

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Il mercato dei cellulari sta cambiando verso, almeno osservando l’andamento delle vendite dei terminali che stanno flettendo dopo le corse in apparenza senza limiti degli anni scorsi, flessione che pare interessare con maggiore forza soprattutto gli apparecchi di fascia alta, quei cellulari ad alto costo o “superpremium” da oltre 1.000 dollari al pezzo, tipo Apple xS, Samung Galaxy S10, Huawei P30 tanto per citarne alcuni. Un fenomeno che sta iniziando ad allarmare i costruttori.

Le prime avvisaglie del nuovo corso si sono intraviste con l’andamento delle vendite della gamma 2019 dei cellulari di Apple, con i nuovi Xs e Xs Plus che arrancano nelle vendite, specie nei mercati orientali dove il colosso di Cupertino è stato costretto ad attivare una forte campagna di sconti per rendere il prodotto nuovamente appetibile presso consumatori sempre meno disponibili a cambiare ogni anno apparecchio, specie quando da una gamma all’altra le innovazioni introdotte non sono così rilevanti. Dopo Apple, il fenomeno ha riguardato un po’ tutti i produttori, specie quelli che hanno inseguito Apple nella propria strategia di prezzo, posizionandosi ben oltre la soglia dei 1.000 dollari.

Secondo molti analisti l’era dei cellulari ad alto costosuperpremium” pare destinata ad una rapida fine. Per il 2019 si prevede che le vendite di terminali caleranno del 9% in Usa e in Cina, quest’ultimo paese che ha già fatto riscontrare flessioni di anche il 20% nelle vendite dei cellulari. A livello globale, le vendite attese per il 2019 s’attesteranno attorno ai 1,4 miliardi di apparecchi, quando solo pochi anni fa, sull’onda degli incrementi anno su anno a doppia cifra, si dava per certo il superamento della soglia dei 2 miliardi di pezzi venduti.

Il calo appare più forte nei mercati maturi, con l’Europa che negli ultimi 5 anni ha registrato vendite in calo di ben il 23%, mentre in quelli emergenti la crescita continua ad essere positiva, ma solo ad una cifra rispetto alle due del recentissimo passato. L’evoluzione del mercato non ha tardato riflettersi nei bilanci delle principali protagoniste del settore, con Apple che ha chiusol’ultimo trimestre del 2018 – quello solitamente più ricco per via delle festività di fine anno e dei regali – con un fatturato inferiore del 5% a quello dell’anno precedente. Cali di fatturato anche per il colosso Samsung, che risente anche del calo della vendita di componentistica – di cui è uno dei leader mondiali – ad altri produttori (Apple in testa).

Parimenti, s’allunga anche il periodo di sostituzione dei terminali, ormai tenuti dagli utenti per circa tre anni in media con punte anche più elevate da parte di coloro che cambiano apparecchio solo quando questo è giunto a fine vita operativa o non è più conveniente da riparare.

Intanto, sul mercato i lanci di nuovi prodotti vengono spesso accompagnati da sconti mascherati, o dalla vendita in abbinata con altri dispositivi, cosa che abbassa il prezzo finale all’utente anche di un 15-20%, quando sarebbe meglio, per la trasparenza di mercato, passare per un generale riposizionamento dei prezzi.

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