Il Corridoio Mediterraneo: non solo TAV, spazio anche al trasporto fluviale

L’intervento di Iveta Radičová, coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, in visita al porto di Mantova e alla conca di Isola Serafini, nel Piacentino.  di Silla Araldi

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Dopo le inaugurazioni delle conche di navigazione di Isola Serafini, a Monticelli d’Ongina, Piacenza, e di Valdaro, a Mantova, rispettivamente il 23 marzo e l’8 settembre 2018, l’Agenzia Interregionale per il fiume PoAIPo, ha accolto in visita Iveta Radičová, coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo.

La conca sul Po di Isola Serafini (dal costo complessivo di 47.000.000 euro cofinanziato con i fondi del Programma Connecting Europe Facility 2014-2020, nel contesto del Progetto INIWAS Miglioramento del sistema idroviario dell’Italia del Nord) è quella che ripristina il collegamento navigabile mare Adriatico da e per Piacenza, mentre la conca di Valdaro (dal costo complessivo di 21.840.000 euro finanziato con fondi statali) è quella che collega il fiume Mincio/laghi di Mantova all’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante, la Mantova-Adriatico.

L’appuntamento è fissato al Valdaro Business Center, lì, dove la ex strada statale 482 “Alto Polesana” si fa via Cristoforo Colombo, a qualche minuto dall’A22 Brennero Mantova Nord, attraversata la linea FS Mantova-Monselice-Padova. Il convegno “Il sistema di navigazione interna del fiume Po nell’ambito del Corridoio Mediterraneo: risultati e prospettive” si tiene al quinto piano di uno dei corpi semicilindrici del complesso, nell’immenso spazio “Chapeau, modern gallery and events” di Stefania Cristofori. Pareti vetrate e terrazza garantiscono la vista panoramica tanto sull’area portuale (portodimantova.it) quanto su quella logistica (valdarospa.it).

Accoglie il direttore AIPo, Luigi Mille. Seguono i messaggi di benvenuto dell’assessore all’ambiente e urbanistica del comune di Mantova, Andrea Murari, del capo di gabinetto del presidente della provincia di Mantova, Nicola Siliprandi, del presidente AIPo nonché assessore alla difesa del suolo ed ai trasporti della regione Piemonte, Francesco Balocco.

Sono le diapositive “AIPo nel sistema Idroviario del Nord Italia. Piani e opere in rete dell’Agenzia per la sicurezza del territorio, dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile” di Mille (agenziapo.it) ad introdurre i diversi interventi. Quello del responsabile del servizio viabilità, logistica, trasporti per le vie d’acqua della regione Emilia Romagna, Alfeo Brognara, che cita opere, manutenzioni ed azioni volte ad agevolare la navigazione interna, modalità di trasporto alternativa alla gomma. Quello molto dettagliato del consigliere della regione Lombardia, Alessandra Cappellari. Nel suo panorama sul sistema, fra le molte altre, ricorda che è la Lombardia la prima regione italiana per le vie d’acqua e l’estensione fluviale con oltre 1.000 chilometri di coste navigabili. E che l’impegno per lo sviluppo della navigazione interna sul Po ed idrovie collegate è di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte. Insieme gestiscono l’intero sistema padano-veneto, suddividendosi le spese per il mantenimento in esercizio (circa 10 milioni di euro all’anno complessivamente).

E, dal sistema idroviario del Nord Italia che vuole rispondere, con tutte le sue potenzialità, e al trasporto commerciale-merci e al trasporto turistico-persone, inglobando la navigazione locarnomilanovenezia.ch si passa al Corridoio Mediterraneo, nell’ambito TEN-T Reti trans-europee dei trasporti, nel livello detto rete centrale (da realizzarsi entro il 2030) articolata in nove corridoi principali multimodali (Regolamenti UE n. 1315 e 1316/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013). Quattro dei nove corridoi attraversano l’Italia: il Baltico-Adriatico; il Reno-Alpi (Rotterdam-Genova); lo Scandinavo-Mediterraneo (Helsinki-La Valletta, attraversando il tunnel di base del Brennero ed i collegamenti ferroviari Fortezza-Verona) ed il Mediterraneo. Questo collega i porti della Penisola iberica (da Algeciras) con l’Ungheria ed il confine ucraino via AV/AC Lione-Torino, inglobando il sistema idroviario padano-veneto, quindi i porti di Cremona, Mantova, Ravenna, Trieste, Venezia.

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Iveta Radičová

La parola passa a Radičová (all’url ec.europa.eu/transport/themes/infrastructure_en) che afferma: «abbiamo bisogno di muoverci, così come le nostre merci». Invita a non guardare il Corridoio solo dal punto di vista tecnico. Aggiunge: «il sistema di navigazione interna è importante a livello europeo, ma gli investimenti devono avere degli effetti misurabili. Questi canali saranno usati per il trasporto? Una cosa sono le mappe, le linee, i canali, ma ha senso il trasporto, quindi l’effettiva riduzione di trasporto su gomma, quello che intasa le autostrade italiane. Trasporto merci, ma anche di persone, turismo. Deve essere migliorata la qualità della vita, dell’ambiente, limitando le emissioni, garantendo più contatto con la natura, creando occupazione. Tutto questo anche per ottenere co-finanziamenti. Per combattere la resistenza, i cittadini devono poter verificare il miglioramento con partecipazionecoinvolgimento».

Spetta al responsabile del gruppo di consulenza MED CNC, Paolo Guglielminetti, invitare a dar conto dei risultati attesi ed ottenuti. A risultare precisi nel mettere in luce le priorità e gli impatti; il traffico attuale e quello atteso, specificando le misure da attuare per raggiungere l’obiettivo.

Mentre il consulente della coordinatrice europea Radičová, Wojciech Sopinski dà speranze quando cita risorse stanziate e bandi aperti o prossimi all’apertura. Cita il CEF Transport Blending Facility con un bilancio iniziale di 200 milioni di euro anche per digitalizzazione e decarbonizzazione del trasporto europeo. Una novità voluta dalla Commissione UE e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).

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Da sx, Murari, Cappellari, Brognara, Balocco, Mille

Il consulente senior della Commissione Europea, Cesare Bernabei osserva che tutte le componenti pubbliche e private che si sono adoperate per lo sviluppo della navigazione interna del Nord Italia hanno dato prova di essere capaci di fare sistema. Rammenta però che per le vie d’acqua non bastano infrastrutture, conche, opere da completare, telecomunicazioni rappresentate dal RIS. Serve avere anche la certezza dell’uso dell’acqua e della sabbia. La gestione dell’acqua è estremamente importante per l’uso agricolo e per le vie navigabili.

La responsabile dell’unità progetti europei di AIPo, Clara Caroli, rivolgendosi, in particolare, alla coordinatrice Radičová, riferisce sull’attuazione dei programmi d’intervento cofinanziati dall’UE.

Nelle conclusioni, Balocco fa cenno al bilancio UE 2021-2027, ai finanziamenti relativi alla prossima programmazione nell’ambito dei progetti per l’interoperabilità, la digitalizzazione e la decarbonizzazione con cofinanziamento UE aumentato al 50% per le reti TEN-T quindi anche per il Corridoio Mediterraneo che ingloba la TAV Lione-Torino e la navigazione interna.

Radičová prosegue con la visita alla conca di Isola Serafini (Programma CEF), all’impianto idroelettrico Enel Green Power ed alla scala di risalita dei pesci (Programma LIFE).

Al Valdaro Business Center, invece, si tiene l’incontro “La competitività della navigazione interna: dagli incentivi della legge di bilancio all’esperienza del progetto Watertruck+ cofinanziato dall’UE”. Accolgono Nicola Pascal, Giancarlo Leoni del Propeller Club Mantova ed il capo di gabinetto del presidente della provincia di Mantova, Nicola Siliprandi. Seguono gli interventi di Andrea Nistor-Boonstra del Gruppo Traba Logistic; Luca Crose di AIPo; Massimiliano Grimaldi dell’Associazione Italiana di Diritto della Navigazione Interna (Aidni); Sergio Vazzoler dell’Unione di Navigazione Interna Italiana (UNII).

Nistor-Boonstra illustra Watertruck+ per la competitività della flotta e del trasporto fluviale. Innovativo concetto di trasporto in cui le piccole imbarcazioni vengono utilizzate in modo simile al trasporto su strada (motrice-rimorchio). Già cofinanziate dall’UE progettazione e costruzione di 25 imbarcazioni pilota e chiatte-spintori. Per una flotta europea costruita con nuove tecniche e materiali, che viaggia di giorno e per brevi tratti, capace di calamitare giovani skipper.

Crose, invece, si sofferma sull’aggiornamento intorno al sistema RIS (all’url ris-italy.com)

Grimaldi recupera l’art. 1, commi 234, 235 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio 2019) che porta a parlare di incentivianche per la navigazione interna riferita al trasporto merci.

Vazzoler aggiunge che l’incentivo è una possibilità che non può essere dimenticata. Così come la manutenzione della rete idroviaria ed il necessario impegno delle regioni. Convinto che le associazioni siano essenziali per sensibilizzare il territorio, le istituzioni.

Leoni interviene con temi di riflessioni intorno allo stesso incentivo. Si pone tante domande ad alta voce e va a considerare il Marebonus ed il Ferrobonus. Ora, si attende il decreto attuativo.

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