Ravenna ha ospitato l’edizione 2019 di Omc-Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, appuntamento biennalededicato al settore energetico internazionale, giunto alla XIV edizione. La fiera del settore petrolifero ha visto confluire nella città romagnola 600 espositori, di un comparto altamente tecnologico e specializzato, di cui 170 provenienti dall’estero.
Ad aprire l’evento, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, relatore della sessione plenaria intitolata “Expanding Mediterranean Energy Sector: Fuelling Regional growth”, tema scelto per l’edizione 2019 della mostra, introdotto da Simon Flowers, amministratore delegato di Wood MacKenzie, con un esame prospettico dell’andamento della domanda mondiale di energia e un focus sulla Regione Mediterranea e con riferimento alle prospettive e alle sfide che la crescita della domanda pone.
Davanti alla platea del Pala Deandrè, teatro di Omc, Pratima Rangarajan, amministratore delegato di Oil and Gas Climate Initiative, ha illustrato come l’industria energetica sia impegnata nell’innovazione tecnologica per rispondere alla sfida ambientale e raggiungere una “carbon neutrality”. A calcare il palcoscenico della prima giornata, ospiti di una “panel discussion”, Tarek El Molla, ministro del petrolio e risorse naturali dell’Egitto; Ali Abdulaziz Alissauia, ministro dell’economia della Libia; Marc Benayoun, amministratore delegato di Edison e Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem.
Nel corso del suo intervento all’assise romagnola, Giorgetti ha evidenziato come «un distretto costruito in oltre 60 anni dagli imprenditori locali, che costituisce un punto di eccellenza mondiale. Un distretto che tutta la parte politica che rappresento – ha evidenziato – intende tutelare e stimolare in modo da continuare a essere un riferimento a livello internazionale. Purtroppo da oltre 10 anni in Italia le attività e gli investimenti sono rallentati con inevitabili ripercussioni anche sull’occupazione che si è fortemente contratta. Nessuna attività economica – ha avvertito – può prosperare in assenza di investimenti. Saluto quindi con grande soddisfazione lo sblocco del progetto volto alla realizzazione di un deposito costiero di gas naturale liquefatto proprio presso il porto di Ravenna».
Parole, di fronte al blocco delle esplorazioni “off-shore” per 18 mesi varato dal Governo M5s–Lega, che non possono che far piacere al sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, tra i protagonisti della giornata d’apertura di Omc: «la comunità ravennate, ha evidenziato, ha apprezzato molto la presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio e sa che sulle sue spalle ci sono molte aspettative per una revisione della scelta assunta dall’esecutivo. In Romagna siamo soliti apprezzare quasi di più chi sa correggersi rispetto a chi non sbaglia mai. Chi sa correggersi riceve solo applausi».
Durante la tre giorni di eventi, Omc ha chiuso con 23.400 visitatori, record storico raggiunto dalla kermesse. «Come organizzatori – commenta Enzo Titone, presidente di Omc – siamo molto soddisfatti di questa edizione sia per la presenza di 600 aziende espositrici sia per il numero di visitatori. Ma ciò che ci soddisfa maggiormente è la qualità dei rapporti instaurati tra visitatori ed espositori che lasciano prevedere una continuità di relazioni nel tempo».
Alla giornata conclusiva della manifestazione ravennate ha preso parte, tra gli altri, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa, secondo cui «il Governo metterà in campo strumenti di incentivazione per lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili». In particolare, ha sottolineato riferendosi all’impiego di Gnl-Gas naturale liquefatto, «l’obiettivo è creare le infrastrutture, soprattutto piccoli e medi depositi, per essere in grado di fronteggiare la concorrenza del Nord Europa. Ci sono importanti progetti in Sardegna e in Adriatico – ha concluso – che vanno sostenuti».
Omc ha visto anche la protesta di Legambiente per gli investimenti nell’energia fossile che lancia una provocazione: «ci piacerebbe diventasse un giorno la fiera delle tecnologie pulite, con Ravenna come territorio di punta per la transizione energetica ma, con lo sforzo dedicato al 99% all’utilizzo del fossile, ad oggi questo obiettivo è piuttosto lontano dalla realtà. Occorre muoversi verso impegni concreti ed efficaci a garantire la transizione energetica che non richiedono certo l’abbandono delle fonti fossili dall’oggi al domani ma che necessitano di azioni urgenti per poter essere portati a termine. E’ ora di passare alle energie rinnovabili: eolico in mare e riviera solare».
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