Mediocredito Trentino Alto Adige, approvato il bilancio 2018

Utile netto stabile sui 3,2 milioni di euro della banca d’investimento attiva tra Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. 

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mediocredito trentino alto adige Diego-Pelizzari-ilnordest

Il consiglio di amministrazione di Mediocredito Trentino Alto Adige ha approvato il bilancio 2018: in crescita il margine di interesse (+1,5%) e l’utile al lordo delle imposte, che supera i 4,6 milioni di euro (+14,%), mentre quello netto è stabile sui 3,2 milioni di euro.

In continuo e sensibile miglioramento sono gli indici di copertura del credito deteriorato ed i coefficienti patrimoniali, con un Tier 1 di 18,56%. Il rapporto “cost to income” si e’ mantenuto su livelli di eccellenza posizionandosi al 49,5%. Nella proposta di distribuzione dell’utile agli azionisti, sono previsti dividendi complessivi per 1,575 milioni di euro.

«Nel corso dell’anno 2018 – afferma il direttore, Diego Pelizzari – abbiamo continuato il percorso di miglioramento degli indicatori qualitativi della banca, consolidando nello stesso tempo i volumi complessivi di attività e la redditività».

I volumi dei finanziamenti concessi, sostanzialmente stabili rispetto ai valori del 2017, hanno raggiunto i 261 milioni di euro, mentre le erogazioni hanno sfiorato i 225 milioni di euro, con una leggera flessione rispetto allo scorso esercizio (-5,8%).

Per ripartizione geografica, il Trentino Alto Adige si conferma il principale mercato della Banca: qui è concentrato il 46% del totale del portafoglio crediti, il resto è distribuito tra Veneto (23%), Emilia Romagna (11,1%), Lombardia (12,5%) e altre aree(7,4%). A livello settoriale spicca il settore manifatturiero, che rappresenta da anni il core business della banca, al quale è stato destinato il 44% del nuovo flusso di credito.

Nel secondo semestre del 2018, Mediocredito Trentino Alto Adige ha iniziato ad operare nel mercato dei minibond come advisor, arranger e sottoscrittore di emissioni da parte di Pmi, seguendo le società emittenti in tutti i necessari passaggi. Nel volume delle erogazioni risulta conteggiata la prima emissione da parte di una Pmi di un minibond di 3 milioni di euro, che Mediocredito ha sottoscritto interamente. Questa attività troverà maggior concretizzazione e sviluppo nell’arco del 2019.

Per quanto riguarda gli stock, i crediti verso la clientelain bonis” si mantengono a quota 1 miliardo di euro, con un leggero decremento rispetto al 2017. Il portafoglio crediti del comparto manifatturiero continua a crescere con percentuali a doppia cifra (+11,1%) a conferma della focalizzazione sempre più corporate dell’attività di Mediocredito.

Dal punto di vista qualitativo, i crediti caratteristici deteriorati registrano anche nel 2018 una forte contrazione (-18,4%), riscontrabile anche a livello di sofferenze (-21,7%). Questo risultato ha portato a ridurre l’incidenza dei crediti deteriorati lordi, rispetto al totale del portafoglio crediti complessivo, di ben 2 punti percentuali, passando all’11,8% da un 13,9% di dicembre 2017, mentre l’incidenza dei crediti deteriorati netti si attesta all’6,5% (era 8,8% nel 2017), con un piano di gestione che prevede entro il 2021 di riportare il portafoglio deteriorato a livelli inferiori a quelli pre-crisi.

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