Se la candidatura per le Olimpiadi invernali 2026 di Milano-Cortina riuscirà a superare la concorrenza di Stoccolma (che pare meno favorita di quella italiana), lo Stato si prepara ad aprire i cordoni della borsa con un investimento di 380 milioni di euro spalmato dal 2019 al 2026.
L’iniziativa è del capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, che ha presentato un disegno di legge condiviso con i vertici del partito, ovvero il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e titolare della delegasullo sport, Giancarlo Giorgetti, che prevede l’erogazione di un contributo di 20 milioni di euro all’anno dal 2019 al 2022 e di 75 milioni all’anno dal 2023 al 2026, per un totale di 380 milioni di euro.
Un disegno di legge che trova supporto anche tra le fila dell’opposizione di centro destra e centro sinistra con i Cinque stellecostretti all’ennesima retromarcia dopo l’iniziale diniego ad ogni possibilità di finanziamento pubblico statale per l’evento olimpico. Soprattutto dopo che lo stesso premier Giuseppe Conte è intervenuto a sostegno del sindaco di Torino, Chiara Appendino, che ha incassato una trentina di milioni di euro per le finalissime europee di tennis.
In caso di assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano-Cortina il prossimo giugno, una bella fetta di spesa per l’evento graverà sulle spalle dello Stato sgravando così gli enti locali promotori dell’evento. Un bel successo per i governatori di Veneto e Lombardia che subito hanno supportato convintamente la candidatura congiunta. A favore dell’intervento pubblico anche l’analisicosti–benefici realizzata dall’Università La Sapienza di Roma che evidenzia ricadute positive per 186 milioni di euro.
Il sottosegretario Giorgetti ha già definito d’intesa con le regioni interessate la ripartizione di massima degli interventi: dal PalaItalia a SantaGiulia a Milano (69 milioni di investimento in gran parte privato) ai 47 milioni per la pista da bob di Cortina o ai 32 milioni di euro per la copertura dello stadio del ghiaccio di Miola di Pinè in Trentino. Gli stessi villaggi olimpici (dal costo di circa 180 milioni di euro) potrebbero essere trasformati in residenze universitarie (Milano) o alloggi per la protezione civile (Cortina).
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