In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, l’Istat effettua una ricognizione sul pianeta acqua nazionale da cui emerge come poco meno della metà del volume di acqua prelevata alla fonte (47,9%) non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni idriche dalle reti di adduzione e distribuzione.
11 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana interessati nel 2017 da misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua per uso civile, quasi tutti ubicati nell’area del Mezzogiorno.
Le acque di balneazione con qualità scarsa sono appena lo 0,8% della costa italiana monitorata. Gli scarichi delle acque reflue urbane sono la causa principale dei divieti di balneazione.
L‘acqua e l’insieme dei servizi ad essa correlati sono elementi fondamentali per la crescita economica, il benessere dei cittadinie la sostenibilità ambientale. Monitoraggi costanti e interventi puntuali sono essenziali per sviluppare strategie di gestione della risorsa adeguate, come promosso nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (Sustainable Development Goals – SDGs), in particolare nei Goals 6 (“Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie”) e 14 (“Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”).
A questo link è consultabile l’analisi effettuata dall’Istat.
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