Dove prima c’era una centrale elettrica ora sorge un innovativo polo logistico: così Enel Produzione ha dato nuova vita all’area dell’ex centrale elettrica di Carpi, a Fossoli, nel Modenese. Qui turbine e serbatoi hanno lasciato il posto ad una struttura di 20.000 metri quadri coperti, dotata di aree esterne di stoccaggio e pronta ad ospitare uno dei due hub logistici del Nord Italiadel gruppo Enel.
L’iter di riqualificazione del sito, durato meno di 2 anni, è avvenuto nell’ambito del programma Futur-e con cui Enel Produzionesta individuando soluzioni all’avanguardia per far rinascere 23 ex centrali e una ex area mineraria in dismissione sul territorio nazionale.
«Il mondo dell’energia sta cambiando, per l’attenzione che c’è sull’efficienza energetica – ha spiegato Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Produzione -, ma sta cambiando in maniera importante anche il modo di produrre energia, con la crescita della produzione rinnovabile. E noi di Enel vogliamo essere gli attori protagonisti di questa trasformazione: l’obiettivo è arrivare entro il 2050 avendo tutta l’energia che produciamo, in Italia e nel mondo, a carattere rinnovabile».
Due le linee guida per la riconversione del sito carpigiano, che per primo ha chiuso i cantieri: sostenibilità ed economia circolare. Nella fase di progettazione è stato utilizzato un modello digitale (Bim) che rende disponibili informazioni e rappresentazioni 3D dell’intero ciclo di vita dell’opera, permettendo di gestire in maniera più efficiente il cantiere e il polo logistico.
Grazie alle demolizioni selettive, sono state recuperate circa 3.700 tonnellate di materiali metallici e sono state riutilizzate sul posto 7.000 tonnellate di calcestruzzo frantumato. Tra le soluzioni sostenibili adottate per il polo logistico ci sono sistemi di recupero e gestione delle acque piovane. Per quanto riguarda invece l’aspetto energetico, l’illuminazione utilizza tecnologia Led e la mobilità interna è a zero emissioni. Dieci milioni l‘investimento di Enel sul sito, dove troveranno lavoro 30 persone.
«Grazie a questo progetto un pezzo del nostro territorio è stato recuperato – ha detto il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli – connotandolo in modo strategico come una sorta di buona prassi nell’ambito dell’economia circolare, che permette di utilizzare al meglio le risorse in modo sostenibile».
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