Salire al ponte 14 e osservare la “sorella minore”, piccola quasi esattamente della metà, ci si rende conto di quale sia la dimensione del nuovo traghetto Ephesus Seaways, consegnata il 31 gennaio scorso all’armatore DFDS: si tratta del più grande traghetto merci che sia approdato al Terminal “Ro-Ro” del Porto di Trieste.
A bordo del traghetto al Samer Seaports Terminal si è svolta la tradizionale cerimonia di benvenuto per il viaggio inaugurale alla presenza delle autorità locali (l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, sindaco Roberto Dipiazza, il presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia Antonio Paoletti e il dirigente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Antonio Gurrieri). La nave ha una capacità quasi doppia rispetto alle altre “Ro-Ro” che percorrono l’Autostrada del mare Trieste-Turchia, potendo imbarcare fino a 450 semirimorchi rispetto agli standard di 200-280.
Lunga 237,4 metri, ha una stazza lorda di 6.045 tonnellate e può raggiungere i 21 nodi di velocità. Grazie a una particolare disposizione interna dei ponti e delle tre rampe di accesso, permette di ridurre in maniera considerevole i tempi di carico e scarico; è equipaggiata con sistemi antinquinanti per ridurre le emissioni, in particolare quelle di ossido di zolfo, anticipando le norme che entreranno in vigore dal gennaio 2020.
«Questa è soltanto la prima di sei navi gemelle – ha spiegato il presidente della Samer & Co. Shipping, Enrico Samer -. La “Ephesus Seaways” fa diventare sempre più centrale il Terminal “Ro-Ro” del Porto di Trieste. I clienti hanno la possibilità di aumentare i rispettivi traffici tra il Medio Oriente, l’Europa centrale e l’Europa del Nord».
L’armatore DFDS ha battezzato la nave “Ephesus Seaways” scegliendo di nominare le nuove navi dedicate alla rotta Turchia-Trieste celebrando i siti archeologici turchi Patrimonio dell’Unesco.
«Il Friuli Venezia Giulia taglia oggi un nuovo importante traguardo sulla via di un sempre più proficuo lavoro di riposizionamento del Porto di Trieste al centro dello scacchiere geopolitico e commerciale internazionale – ha detto l’assessore regionale Pierpaolo Roberti -. Spesso guardiamo al futuro immaginandolo come qualcosa di intangibile; oggi invece abbiamo sotto gli occhi viva testimonianza di quanto il lavoro e gli investimenti riescano a trasformare i migliori auspici in concreta realtà».
Rifacendosi al tema del prossimo accordo Italia-Cina della “Nuova via della Seta” che vede Trieste uno dei terminal, «non dobbiamo tuttavia dimenticare gli importanti progetti già in essere, penso in primo luogo alle Autostrade del mare, che garantiscono ossigeno allo sviluppo economico dell’intero territorio regionale. La cerimonia a bordo della “Ephesus Seaways” – ha concluso Roberti – è dunque un tassello fondamentale nel mosaico che, figlio della proficua collaborazione tra pubblico e privato, assegna al Friuli Venezia Giulia l’invidiabile primato di snodo commerciale e logistico a livello nazionale e di crocevia dei mercati su scala mondiale».
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