Mattarella visita il Bellunese martoriato dal maltempo

Appello del Presidente della Repubblica ad agire per contrastare le alterazioni climatiche. Quanto alla maggiore autonomia «è competenza esclusiva di Parlamento e Governo». 

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sergio mattarella visita il bellunese martoriato

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato il Bellunese martoriato dalla tempestaVaia” dello scorso fine ottobre, incontrando gli amministratori locali e lanciando un appello a contrastare la crisi ambientale globale, non senza tralasciare l’aspetto di maggiore interesse e attualità, la maggiore autonomia richiesta da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagnache sta procedendo con il passo del gambero.

Parlando a braccio, Mattarella sull’autonomia ha affermato come «il presidente della Regione e il presidente della Provincia hanno evidenziato alcuni problemi. Vi sono problemi di cui si stanno occupando Governo e Parlamento, sui quali quindi non posso esprimermi». Poche le parole, con cui il presidente della Repubblica ha puntualizzato la propria posizione sul tema della maggiore autonomia per le Regioni ordinarie.

Mattarella è giunto a Belluno dopo una breve visita al cimitero delle vittime del disastro del Vajont, a Fortogna di Longarone, dove ha incontrato superstiti e familiari. Una cerimonia che il Capo dello Stato ha voluto incentrare sui temi dell’ambiente e dell’impegno per la ricostruzione sostenibile per il futuro delle montagne, quelle “Terre Alte” che ha additato a esempio per l’intera nazione. Una ricostruzione e un impegno ambientali che il presidente del Veneto, Luca Zaia, aveva strettamente legato alla questione Autonomia, su cui ha sollecitato dal palco Mattarella: «non consideriamo irrispettosa la partita dell’Autonomia – ha puntualizzato – perché si pone nell’alveo della Costituzione, e non è la secessione dei ricchi ma l’inizio di un percorso nuovo di questo Paese».

Mattarella ha voluto precisare la sua posizione sul tema autonomistico, mettendo sullo stesso piano i ruoli dell’esecutivo e delle Camere, aprendo di fatto alla necessità che il processo di concessione di maggiore autonomia coinvolga anche il Parlamento. Il ruolo decisivo delle Regioni è stato rimarcato da Mattarella per quanto riguarda le politiche ambientali, della montagna in particolare, «nella direzione della effettiva affermazione della eguaglianza tra cittadini della Repubblica e una sfida per il recupero pieno di aree abbandonate o sottoutilizzate, preziose per il processo di crescita dell’intero nostro Paese».

Il Capo dello Stato ha poi lodato la collaborazione nell’ambito di “Euregio senza confini” di Veneto, Friuli Venezia Giulia, e del Land austriaco della Carinzia, assieme alla presidenza di turno di Eusalp da parte della Lombardia.

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