Autorità di Sistema Portuale Venezia-Chioggia: definite le linee di sviluppo

Potenziare l’accessibilità nautica, ferroviaria e stradale, oltre a quella digitale. 

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sdoganamento in mare zona logistica speciale Sistema Portuale Venezia-Chioggia
La zona di Porto Marghera a Venezia.

Nel corso della riunione del comitato di gestione dell’Autorità di Sistema portuale Venezia-Chioggia è stata approvata all’unanimità la prima revisione del Piano operativo triennale 2018 – 2020 che conferma le strategie finalizzate a promuovere la crescita e lo sviluppo del sistema portualedei porti di Venezia e Chioggia, in coerenza sia con gli strumenti di indirizzo sovraordinati, sia con la pianificazione territoriale.

Nel corso del 2018, l’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale ha avviato numerose azioni con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità nautica, ferroviaria e stradale, oltre a quella digitale. Allo stesso tempo, sono state portate avanti iniziative atte a migliorare la sostenibilità ambientale delle attività portuali al fine di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del sistema portuale di Venezia e Chioggia.

Più in particolare, dalla prima revisione del Piano operativo triennale emerge che, nel corso del 2018, l’Ente è stato impegnato nella fase di gestione ed attuazione dei progetti europei in corso e nella fase di avvio di nuovi progetti approvati nell’ambito della programmazione Europea 20142020, per un totale di contributi gestiti pari ad oltre 34 milioni di euro.

Sotto il profilo dell’accessibilità nautica, sono stati avviati i lavori di escavo del Canale Malamocco a Marghera per garantirne la navigabilità e sono stati adottati ausili immateriali e digitali per favorire la sicurezza e l’operatività della navigazione. Altrettanta attenzione è stata riservata all’accessibilità ferroviaria e stradale, sia sotto il profilo infrastrutturale, sia sotto il profilo operativo.

Particolare rilievo assume poi l’approvazione da parte della Regione del Veneto, in via definitiva, del progetto di adeguamento tecnico funzionale del Piano regolatore portuale relativo all’arretramento della banchina del Canale Industriale Ovest in corrispondenza dell’area di Montesyndial. L’arretramento di 35 metri dell’attuale sponda è contestuale alla realizzazione di una nuova banchina. L’intervento è volto a garantire la piena accessibilità nautica del Canale Industriale Ovest, consentendo il transito in sicurezza alle navi che devono raggiungere le aree più interne del canale stesso anche in presenza di navi ormeggiate in banchina Liguria e banchina Emilia, nonché sulla sponda dell’area Montesyndial.

E’ stata infine approvata all’unanimità, l’attività svolta per lo sviluppo del progetto per la realizzazione di un terminal costiero di stoccaggio di LNG nel canale Sud (l’investimento complessivo è stimato in circa 105 milioni di euro ed ha ottenuto un importante cofinanziamento europeo nell’ambito della programmazione CEF pari a circa 18,5 milioni di euro).

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