Con la cerimonia del passaggio della “Ruota Kolo” dal Tirolo alla Lombardia, alla presenza del ministro degli Affari regionali e autonomia, Erika Stefani, è ufficialmente iniziato l’anno lombardo di presidenza di EusAlp, la strategia macro regionale Alpina fondata nel 2016. Ben 48 le Regioni presenti, appartenenti a 7 Stati. Dopo la presidenze della Slovenia, a partire dal gennaio 2016, data di nascita di EusAlp, a cui sono seguite le presidenze della Baviera nel 2017 e del Tirolo nel 2018, quest’anno è la volta dell’Italia, con la Regione Lombardia.
All’appuntamento erano presenti il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio. Il ministro Stefani ha sottolineato che «la strategia della macroregione alpina guarda oltre gli spazi della Regione e i confini nazionali. Vi è appoggio pieno mio e del ministro Moavero, è un obiettivo ambizioso rivolgersi verso spazi di grande dinamicità per elevare la propria competitività». Per Stefani «si tratta di una grandissima sfida per il futuro, un esempio da utilizzare in moltissime strategie. Questo progetto, che ha grandissimi obiettivi, dovrà trovare un’esecuzione concreta».
Da parte sua, il governatore Fontana ha sottolineato come «la nostra è un’esperienza nuova, ma che guarda al futuro puntando innanzitutto sui giovani. La strategia macro regionale è importante per dare un’impostazione diversa ai rapporti tra le persone che vivono in Europa, tra i territori che hanno un’omogeneità di interessi e necessità di avere risposte comuni».
Sul messaggio di Mattarella, Fontana ha detto «ci ha fatto molto piacere il messaggio del presidente Mattarella, perché lascia intendere come anche lui stesso guardi con attenzione a questa strategia. Così come intendo ringraziare il Governo per la presenza del ministro Stefani e la Commissione Europea per il proprio sostegno fattivo. Continueremo l’attività egregiamente svolta dal Tirolo e approfondiremo il tema dello sviluppo sostenibile, compatibile con il rispetto dell’ambiente, a partire da un coinvolgimento sempre maggiore dei giovani».
L’assessore Cattaneo, cui toccherà il ruolo di coordinatore di EusAlp, ha spiegato come «le strategie macro regionali nascono come esempio concreto di una diversa concezione istituzionale che ha come obiettivo quello di dare risposte ad una “multi level governance”». Cattaneo ha sottolineato il «grande spessore politico» del messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha messo a tema «non solo la centralità della cooperazione delle regioni europee, ma anche della necessità di individuare modelli nuovi nella costruzione dell’Europa. EusAlp – ha spiegato – può sviluppare una proposta di soluzione alla vera crisi politica che oggi attraversa l’Europa, che è la crisi della sovranità. Oggi l’Europa mostra come l’idea di sovranità che deriva dalla modernità non è più adeguata ad affrontare i problemi attuali e questo spiega anche i rigurgiti di sovranismo e populismo che attraversano tutta l’Europa. La strategia macro regionale, dunque, potrà essere una risposta se saprà diventare non un super stato, ma un modello di “multi level governance”, dove sono tanti e diversi i livelli di governo coinvolti: le Regioni, le autorità locali, i livelli nazionali e quello europeo».
Tornando invece ai contenuti della presidenza italiana e lombarda, Cattaneo ha sottolineato il «grande spessore» degli interventi dei 300 rappresentanti dei paesi intervenuti a Milano. «Abbiamo ricevuto conferma – ha aggiunto – della strategicità dell’impianto che abbiamo scelto e che gravita attorno alla “green economy”. Punteremo forte anche su innovazione e ricerca soprattutto nel campo della sostenibilità con una particolare attenzione ai giovani ai quali saranno rivolte molte iniziative». Grande attenzione sarà riservata anche ai collegamenti infrastrutturali attraverso le Alpi. «E’ stata ribadita l’importanza di realizzare la rete trans europea Ten-T – ha concluso Cattaneo – e all’interno di questi collegamenti, anche la TAV Torino Lione. Insieme agli interventi macro, però, vanno terminati anche quelli minori in particolare laddove gli strozzamenti rendono inefficaci i grandi progetti».
Grande rilievo sarà riservato alle iniziative nel campo della cultura «perché – ha detto ancora Cattaneo – le Alpi sono tenute insieme da una comune radice che è quella greco giudaico cristiana che rende possibile la condivisione di valori comuni».
Nel suo discorso, il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha sottolineato la necessità di una stretta collaborazione a livello regionale nella regione alpina. «Le sfide che le regioni dell’arco alpino si trovano a fronteggiare sono simili fra loro, le cui soluzioni possono anche essere comuni. Nostro compito è quello di attuare insieme concrete misure per il bene della popolazione delle valli alpine e dei centri urbani» ha detto Kompatscher. Ciò vale in particolare per il tema del crescente traffico di attraversamento che riguarda l’intero arco alpino: «dobbiamo pensare a pedaggi più elevati per cercare di ridurre il traffico di transito e il conseguente impatto sulle cittadine e i cittadini di quest’area» ha sottolineato Kompatscher. Il presidente della Provincia di Bolzano si è espresso per una soluzione condivisa, che introduca pedaggi di importo corrispondente all’effettivo costo dell’impatto del traffico sulla popolazione, mentre sull’intero arco alpino italiano l’ipotesi è quella di una sorta di tassa di soggiorno ambientale, riscuotendo il plauso da parte dei rappresentanti delle regioni italiane presenti.
A margine della cerimonia per il passaggio di consegne della presidenza EusAlp Kompatscher si è anche confrontato personalmente con il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore Massimo Sertori sul tema del Parco dello Stelvio. «L’idea è creare una società comune per portare avanti progetti di valorizzazione naturalistica e turistica del Parco».
Alla cerimonia era presente anche il vicepresidente della Provincia di Trento, Mario Tonina. Il Trentino guida il Gruppo d’Azione 3, che si occupa di lavoro, istruzione e formazione, e con il GECT Euregio, ha la guida del gruppo di azione 4, attivo nel campo dell’intermodalità e interoperabilità nel trasporto passeggeri e merci. «Essere qui a Milano oggi – ha detto Tonina – vuol significare innanzitutto che crediamo nel ruolo della macroregione, nella sua capacità di promuovere le ragioni dei territori di montagna in seno all’Europa. E’ necessario proseguire assieme su questa strada, insistendo però maggiormente sul versante della comunicazione, e soprattutto facendo più rete e più lavoro di lobbing. Territori come il Trentino, l’Alto Adige e il Tirolo hanno già fatto passi importanti in questo senso: ci auguriamo che possano essere di esempio anche per altre realtà, al fine di accrescere gli sforzi comuni nella direzione di una montagna viva, popolata, in grado di offrire opportunità concrete a coloro che la vivono, giorno dopo giorno, e di fare sentire la sua voce in nelle sedi Ue».
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