L’età media degli automezzi italiani adibiti al trasporto merci è di 13,5 anni e il 63,1% dell’intero parco circolante è di categoria Euroinferiore alla 4: sono i dati impietosi diramati dal ministero Infrastrutture e Trasporti al 31 dicembre 2018, che ha commentato il vicepresidente di Confcommercio – Conftrasporto e presidente della FAI, la Federazione degli autotrasportatori italiani, Paolo Uggé: «con questi veicoli è impossibile che i nostri vettori possano adeguarsi alla recenti normative comunitarie in materia ambientale (dir. 2016/2284 e nuova intesa tra Parlamento europeo e Consiglio del 18 febbraio 2019), che prevedono la riduzione del 15% delle emissioni inquinanti entro il 2025 e del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2018».
Secondo Uggé «oltretutto le maggiori città italiane stanno sempre più emanando provvedimenti che vietano l’ingresso nei centri urbani dei veicoli diesel inferiori alle categorie Euro4, che comunque hanno già più di dieci anni di vita. Continuando di questo passo sarà impossibile, per molte imprese di autotrasporto, soprattutto quelle monoveicolari o con un parco disponibile ridotto, continuare a lavorare».
Di qui la richiesta al Governo «di adottare politiche di concreto sostegno per il rinnovo del parco circolante italiano, con la rottamazione dei vecchi automezzi inquinanti, verso i nuovi modelli di autoveicoli ecologici, dotati inoltre dei più moderni sistemi di sicurezza stradale, quali ad esempio la frenata assistita (sistema di sicurezza attiva che riduce il rischio di tamponamento) e l’anti-svio (sistema di avvertimento di abbandono involontario di corsia). Il Governo preveda che anche tutte le misure di incentivo per il settore siano caratterizzate da una progressiva correlazione con le classi Euro di emissione. Avremo così un rinnovo graduale e rapido del parco circolante».
Uggé è intervenuto anche per ribadire la necessità che l’Italia, per il tramite del Governo Conte, intervenga per scongiurare le ulteriori misure restrittive annunciate dal Land Tirolo per i Tir in transito al valico del Brennero «per stoppare l’arroganza dell’Austria».
«Il governo italiano si attivi anche in campo europeo per evitare l’introduzione di norme anti-europee – afferma Uggè -. Non c’è tempo da perdere, bisogna attivarsi subito, perché, se la politica resterà a guardare il Pese intero si ritroverà isolato, con conseguenze pesantissime su tutto il sistema economico».
Oltre al contingentamento già in atto, il Land Tirolo ha preparato tre ordinanze riguardanti i divieti di transito per classi euro, il divieto di transito notturno e il divieto di transito settoriale.
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