Porto di Venezia 2018 da record per merci e passeggeri

Movimentate oltre 26.4 milioni di tonnellate, la metà del settore manifatturiero. Record per i container a quota 632.250 TEU e per i treni, che superano i 100.000 carri movimentati. In crescita anche il traffico croceristico.

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Zona Logistica Semplificata per il Porto Venezia-Rodigino

Il porto di Venezia chiude il 2018 con risultati da record nella movimentazione delle merci e con considerevole crescita in quello passeggeri legato alle crociere.

La movimentazione complessiva delle merci cresce del 5.4% rispetto all’anno precedente, passando dalle 25.134.624 tonnellate del 2017 alle 26.495.278 tonnellate movimentate nell’anno appena concluso. Sul totale delle merci movimentate, risulta prevalente la quota di merciriferibili al settore manifatturiero, pari al 52%, che ricomprendono container, rinfuse solide, rinfuse liquide o merci in colli; segue il settore energetico – per lo più relativo agli additivi per la miscelazione del biodiesel o ad altre materie prime per la produzione energetica – al 38%e l’agroalimentare al 10%, da intendersi come merce volta all’alimentazione umana o animale. Da sottolineare che l’attività del porto è quasi esclusivamente legata alla produzione del Veneto o del NordEst, a testimonianza come la manifattura di una delle più dinamiche economie d’Europa sia in buona salute, nonostante una burocrazia e tassazione da record.

La prevalenza della componente manifatturiera del porto di Venezia si rinviene nei risultati registrati dai settori portuali ad esso connessi. A partire dal traffico container (+3.4% nel 2018 rispetto al 2017), esclusivamente a servizio dell’import/export del mercato domestico. La totalità dei 632.250 TEU movimentanti nel Porto di Venezia infatti provengono o sono destinati esclusivamente alle imprese del tessuto produttivo del Triveneto. Non un solo container viene movimentato in modalità “transhipment”, che sfrutta il porto solo come mero “scambiatore” per rifornire altri mercati.

Anche il trafficoproject cargo”, nel quale Venezia conferma essere il punto di riferimento nazionale, ha registrato la movimentazione di 800 pezzi unici ad altissimo valore aggiunto, esportati dalle industrie della Pianura padana, attraverso lo scalo lagunare.

La vocazione prevalentemente manifatturiera del Porto di Venezia è confermata dalla crescita a doppia cifra (+20.8% per un totale di 1.841.491 tonnellate) delle merci trasportate via traghetto grazie al rinnovato terminal di Fusina dedicato esclusivamente al traffico ro/roe ro/pax. Volume che crescerà ulteriormente non appena sarà operativa la seconda darsena in corso di realizzazione, duplicando così l’offerta portuale a servizio delle Autostrade del Mare.

Decisamente positivi anche i risultati intermodali del Porto di Venezia, con il record storico per il traffico ferroviario. Nel 2018 sono stati movimentati 100.754 i carri ferroviari (+11,3% rispetto al 2017) per 2.596.742,96 tonnellate (+11,2%) pari a 5.543 treni/anno gestiti alla stazione di Marghera Scalo. Da Venezia i convogli si dirigono verso l’area Padana o verso il Centro e Nord Europa attraverso il Brennero e il Tarvisio.

Cresce, nonostante tutto, anche il traffico merci fluviale (+71,3%) attraverso la via navigabile tutto l’anno Fissero-Tartaro-Canal Bianco, può connettere lo scalo commerciale lagunare con il Porto di Valdaro (Mantova), mentre, utilizzando il Po, può raggiungere Piacenza 265 giorni all’anno.

Bene anche il traffico passeggeri: nel 2018 sono stati 1.787.848, di cui 1.579.246 crocieristi (+9.2% rispetto al 2017) e 208.602 passeggeri “locali” – ovvero da traghetti e da navigazione entro le 20 miglia nautiche – con una crescita del 2.2% nel 2018.

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