Alleanza Svp-Lega: il direttivo allargato della SVP si all’alleanza di governo

Forse già in settimana la formazione del governo provinciale dell’Alto Adige. Anche gli imprenditori a sostegno della nuova maggioranza. 

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Alleanza Svp-Lega: via libera quasi all’unanimità (97%, solo 16 i contrari) dal parlamentino della SVP riunito a Nalles in alta Val Venosta all’accordo di governo per la provincia di Bolzano tra il partito popolare tedesco e la Lega. All’assemblea allargata anche ai 99 sindaci del partito, il segretario Philipp Achammer ha presentato i contenuti delle 60 pagine dell’accordo raggiunto con la Lega: «tutti i punti essenziali per cui si colloca la Svp sono chiaramente presi in considerazione nell’accordo:  dal cristiano sociale, che è vissuto e attuato, al rifiuto di una politica di esclusione, alla convinzione che la massima indipendenza possibile è possibile solo nel contesto dell’autonomia».

Dalla partenza delle trattative ad oggi, molte delle posizioni di principio della Svp sono state decisamente ammorbidite. Dal preambolo che per la Svp non doveva essere modificato è entrato persino un riferimento all’Europa dei popoli, cavallo di battaglia dei sovranisti europei, Lega inclusa. Rimangono i riferimenti all’Euregio che viene valorizzata da una bigliettazione unica per i trasportinell’euroregione Tirolese e il rafforzamento della cooperazione.

Il passaggio sulla famiglia parla di sgravi fiscali per l’assunzione di giovani e anziani, di prepensionamenti progressivi, di conciliazione lavoro famiglia, di inserimento dei disabili, provvedimenti contro la fuga di cervelli e per promuovere il rientro di lavoratori qualificati dall’estero.

Più articolato il passaggio su convivenza e immigrazione, dove è più evidente la “mano” della Lega rispetto a quella della Svp, con il parlare di patria e di valorizzazione delle tradizioni, un museo sull’arte dell’Euregio, ribadendo che riguardo all’immigrazione è necessario «difendersi da un’immigrazione incontrollata» si apre al fatto che «i valori cristiano umanisti impongono l’accoglienza di chi fugge dalle guerre», ponendo una serie di paletti per l’accoglienza: «gli immigrati dovrebbero conoscere entrambe le lingue, e nelle valli ladine anche il ladino. Vogliamo vincolare alcuni servizi di sostegno non essenziali alla volontà di integrarsi imparando le lingue», con la previsione di prevedere nella scuola «classi differenziate con specifico sostengo per superare le difficoltà linguistiche».

L’accordo Svp-Lega in ambito della formazione professionale precede il rafforzamento della scuola specifica con l’introduzione di una maturità professionale e favorire i percorsi di alternanza scuola-lavoro per avvicinare i giovani al mondo della produzione e delle professioni.

Sul tema sempre delicato dell’Autonomia speciale, la Lega ha dovuto cedere alla Svp sull’allargamento dell’attuale autogoverno nella direzione verso un’autonomia integrale con l’acquisizione di nuove competenze, dalla «piena sovranità provinciale sull’istruzione, sulle graduatorie degli insegnati con relativo contratto integrativo provinciale» oltre alle «deleghe su su Inps, Inail e Agenzie fiscali. Ampliamento delle competenze su ambiente e ordinamento dei comuni, gestione territoriale dell’Autobrennero, creazione di un centro di produzione Rai e il trasferimento delle trasmissioni da Raiway alla Ras». Sempre in tema di autonomia, Lega e Svp hanno deciso di studiare la creazione di un corpo di polizia locale con il compito di garantire la sicurezza.

Sull’accordo di governo raggiunto dall’alleanza Svp-Lega interviene anche Assoimprenditori Alto Adige: secondo il presidente Federico Giudiceandrea, «Europa, autonomia, giovani, industria: su queste priorità abbiamo costruito la nostra proposta per il futuro dell’Alto Adige e su questi punti siamo pronti a dare il nostro contributo in maniera costruttiva. Prendiamo atto che l’accordo di governo provinciale riconosce che l’industria contribuisce in maniera superiore alla media al PIL altoatesino, definisce irrinunciabile il suo apporto all’export e agli investimenti in ricerca e sviluppo e afferma che per assicurare investimenti, posti di lavoro e benessere le nostre imprese hanno bisogno di un contesto competitivo, a partire da un carico fiscale in linea con i competitor europei. In questo senso ritroviamo molte delle nostre proposte, che siamo fiduciosi di poter approfondire appena il governo provinciale si sarà insediato», afferma Giudiceandrea, con riferimento tra l’altro alla creazione di una facoltà di ingegneria presso la Libera Università di Bolzano, alla necessità di rilanciare il mercato degli affitti, alla volontà di proseguire a investire sulle infrastrutture e all’impegno a mantenere le zone produttive e in particolare la zona industriale di Bolzano destinate all’attività manifatturiera.

Il presidente di AssoimprenditoriConfindustria ricorda come cinque anni fa la grande emergenza da affrontare era quella del lavoro e della crisi economica. «Se oggi la situazione in Alto Adige è nuovamente di piena occupazione e di una crescita economica che garantisce il finanziamento dei servizi pubblici, il merito è delle imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori economici – sottolinea Giudiceandrea. In particolare, sono però state le imprese industriali e maggiormente vocate all’internazionalizzazione e all’innovazione a garantire investimenti e a creare posti di lavoro sicuri, altamente qualificati e meglio retribuiti su tutto il territorio. Possiamo distribuire solo ciò che produciamo: la strada maestra per far partecipare tutti al benessere della nostra terra è quella di sostenere le imprese nella creazione di risorse per il nostro sistema sociale e di nuovi posti di lavoro di qualità».

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